Letta, sono più forte "Berlusconi non più pericolo"
Enrico Letta. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
BERLINO, 23 NOV. (AGI) - Ora "sono piu' forte", "Berlusconi non e' piu' un pericolo" perche' la divisione del centrodestra ha dato vita a una "nuova maggioranza" e con Matteo Renzi ci sara' cooperazione perche' anche lui sa che non si puo' far cadere un governo a guida di centrosinistra per "rivalita' personali". Enrico Letta arriva a Berlino, alla conferenza sull'economia della Suddeutsche Zeitung che ieri ha ospitato una riottosa e granitica Angela Merkel, e mostra i muscoli dopo giorni di fibrillazioni. Mentre il governo si appresta a superare due nuovi banchi di prova, la decadenza di Berlusconi e le primarie del Pd, il premier ostenta sicurezza. "Oggi sono piu' forte dei sette mesi passati" assicura "penso che rimarro' al governo".
Mentre la platea lo applaude, lui spiega che Berlusconi non e' piu' un pericolo perche' la divisione del centrodestra ha dato vita a una "nuova maggioranza". Quanto a Renzi, le diversita' ci sono "io sono pisano e lui e' fiorentino, siamo diversi per comportamento". Ma "lavoreremo assieme, lo stiamo gia' facendo". Una risposta che cerca di mettere la sordina alle parole del sindaco di stamane, per il quale se il governo non fara' quel che il Pd chiede, dopo l'8 dicembre lui si "arrabbiera'". Ma anche un modo per metterlo in guardia dalla tentazione di ripetere errori del passato, che sono ricaduti sulla testa di chi li ha compiuti: "In Italia - ricorda Letta - c'e' una tradizione dei partiti di centrosinistra che sono crollati a causa delle rivalita' personali: da quello abbiamo imparato che bisogna cooperare e sono convintissimo che ci riusciremo". Anche perche' Letta spera che nei prossimi mesi, superato il duplice scoglio della decadenza di Berlusconi e delle primarie del Pd, incassato il via libera alla legge di stabilita', si possa cominciare a respirare.
La speranza di fondo e' che l'Europa, che oggi ha dato un giudizio positivo sulle ultime mosse del governo, possa guardare con occhio meno severo le politiche economiche del governo, che si pone l'obiettivo di un 2014 in cui finalmente ci sia di nuovo la crescita in Italia. Senza pensare a ripartire con la spesa fuori controllo, si spera che a Bruxelles si avvii una fase di aiuto alla crescita e non solo di rigore. Anche perche', e' la velata minaccia ai vertici Ue, "se l'Europa e' solo rigore e sacrifici, Grillo supera il 50%". Una nuova politica economica permetterebbe di mettere in campo un nuovo patto per la nuova maggioranza, nuove misure nel solco di quanto gia' avviato nei mesi scorsi, per affrontare il 2014 con piu' sicurezza.
Anche per questo Letta esclude l'ipotesi di rimpasto che da giorni circola e anche oggi si e' di nuovo agitata. "Non si puo' spostare una pedina senza che rischi di rimescolarsi tutto" spiega un deputato lettiano. Insomma, "ora sono piu' forte" sintetizza Letta. Mentre lo attendono tre settimane cruciali.
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