Rutigliano (Ba). Intercettati a bordo di un’auto carica di rame rubato abbandonano il mezzo tentando di incendiarlo. un arresto dei cc
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Il rame sequestrato. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
RUTIGLIANO (BA), 25 NOV. - Unitamente a tre complici dopo aver rubato 215 kg di cavi in rame sono fuggiti via a bordo di un’auto. Intercettati dai carabinieri hanno abbandonato il mezzo tentando invano di incendiarlo. Uno di loro è finito in manette. E’ accaduto in contrada “Pannicelli” di Rutigliano dove i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai militari della Compagnia di Triggiano, hanno arrestato in flagranza di reato il 33enne triggianese Giuseppe Maffiola, già noto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di furto aggravato.
Dopo il “colpo” i malfattori, scoperti da personale del locale Consorzio di Vigilanza che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri, sono fuggiti a bordo di un’auto. I militari prontamente intervenuti hanno intercettato il mezzo dei fuggitivi lungo la S.P. Casamassima-Conversano dove gli stessi, dopo aver tentato invano di incendiarlo, sono fuggiti per le campagne circostanti. Sono così scattate le ricerche che in poco tempo hanno consentito di bloccare uno dei fuggitivi nei pressi della sua abitazione di Triggiano ancora con le scarpe ed i vestiti sporchi di terra e con le chiavi dell’auto utilizzata per il furto. All’interno del mezzo i carabinieri hanno rinvenuto 215 kg di cavi in rame e numerosi arnesi utili allo scasso sottoposti a sequestro unitamente all’autovettura. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre il 33enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari.
BARLETTA (BT): VIOLA GLI OBBLIGHI. ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE
I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato il 64enne M.G., sorvegliato speciale del luogo con l’accusa di violazione degli obblighi. L’uomo a seguito di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di un telefono cellulare in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione cui era sottoposto. I 64enne su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
BARI: STUPRATA DAL BRANCO A QUATTORDICI ANNI. 4 GIOVANI ARRESTATI DAI CARABINIERI
Sono accuse gravissime quelle per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari di Trani (BA), su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha ordinato ai Carabinieri della Compagnia di Molfetta (BA) di arrestare quattro giovani, tutti maggiorenni, accusati di aver violentato in gruppo un ragazza quattordicenne. Sono stati messi agli arresti domiciliari con le terribili accuse di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona, il tutto aggravato dal fatto che la vittima fosse minorenne, dal numero superiore a 5 degli stupratori e dalla circostanza che la povera ragazza abbia dovuto subire le violenze sottoposta a limitazioni della libertà personale. Restano ancora da indentificare gli altri membri del gruppo, probabilmente minorenni. I fatti risalgono alla primavera e all’estate dello scorso anno, ma la vittima ha trovato il coraggio di denunciare solo in un secondo tempo, terrorizzata dal fatto che il branco la potesse di nuovo aggredire. La minuziosa ricostruzione dei fatti operata dai Carabinieri sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ha consentito di acquisire un quadro indiziario gravissimo a carico degli odierni arrestati.
BARLETTA (BT): VIOLA GLI OBBLIGHI. ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE
I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato il 64enne M.G., sorvegliato speciale del luogo con l’accusa di violazione degli obblighi. L’uomo a seguito di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di un telefono cellulare in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione cui era sottoposto. I 64enne su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
BARI: STUPRATA DAL BRANCO A QUATTORDICI ANNI. 4 GIOVANI ARRESTATI DAI CARABINIERI
Sono accuse gravissime quelle per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari di Trani (BA), su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha ordinato ai Carabinieri della Compagnia di Molfetta (BA) di arrestare quattro giovani, tutti maggiorenni, accusati di aver violentato in gruppo un ragazza quattordicenne. Sono stati messi agli arresti domiciliari con le terribili accuse di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona, il tutto aggravato dal fatto che la vittima fosse minorenne, dal numero superiore a 5 degli stupratori e dalla circostanza che la povera ragazza abbia dovuto subire le violenze sottoposta a limitazioni della libertà personale. Restano ancora da indentificare gli altri membri del gruppo, probabilmente minorenni. I fatti risalgono alla primavera e all’estate dello scorso anno, ma la vittima ha trovato il coraggio di denunciare solo in un secondo tempo, terrorizzata dal fatto che il branco la potesse di nuovo aggredire. La minuziosa ricostruzione dei fatti operata dai Carabinieri sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ha consentito di acquisire un quadro indiziario gravissimo a carico degli odierni arrestati.
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