Calcio. A.S. Bari: Non basta il cuore a fermare lo Spezia
Defendi, Capitano del Bari. (foto R.L.) ndr. |
di Rino Lorusso
BARI, 28 DIC. - Davanti a circa 1500 spettatori e su un campo ai limiti della praticabilità per la forte tempesta d’acqua abbattutasi sul San Nicola dal termine del primo tempo, il Bari esce tristemente sconfitto. Una partita strana da commentare perché lo Spezia ha meritato la vittoria, ma il Bari avrebbe meritato sicuramente il pareggio. Le conclusioni, infatti, sono state davvero poche da entrambe le parti, anzi, è stato il Bari a rendersi più pericoloso. Tuttavia ha vinto la squadra più esperta che ha sfruttato al meglio le due (delle poche) occasioni concesse dal Bari. Anche il Bari ha costruito le sue occasioni per passare in vantaggio ma non è riuscita a concretizzarle. Clamorosa quella capitata al 10’ sui piedi di Sciaudone, il quale, solo e, a portiere ormai battuto, tira incredibilmente alto dopo un’azione e cross da manuale di Defendi dalla destra. Per lo Spezia, invece, l’unico tiro in porta del primo tempo arriva al 33’ ad opera di Catellani, ma è stato bravo Guarna a parare.
Le squadre entrano negli spogliatoi e si scatena un diluvio che rende il terreno pesante e, in alcuni tratti, fangoso e impraticabile. Il campo e l’arbitro, insieme all’inesperienza dei giovani biancorossi e all’organizzazione di gioco della squadra ospite, diventeranno gli artefici della sconfitta biancorossa.
Nel secondo tempo, infatti, complice il campo reso scivoloso dalla pioggia, fioccano le ammonizioni (a volte esagerate o addirittura inesistenti). Lo Spezia al pronti via si rende subito pericoloso con Carrozza, ma Guarna manda in angolo. Sempre Carrozza, al 50’, complice una disattenzione della difesa biancorossa. porta in vantaggio lo Spezia su calcio di punizione Ci risiamo. Un errore della difesa rompe l’inerzia di una partita fino a quel momento molto equilibrata. Ecco, a tal proposito, le parole di Alberti nel post partita: ” E’ stata una partita strana, equilibrata dove avremmo potuto sfruttare meglio le ripartenze. Paghiamo troppo alcuni piccolissimi errori. Abbiamo commesso una ingenuità in occasione del primo gol in quanto si è aperta la barriera e non doveva accadere”. Subìto il gol, il Bari si butta con frenesia in avanti cercando il gol del meritato pareggio con Sciaudone, al 59’ che, ben servito da Fedato, ,effettua una buona conclusione, ma alta sulla traversa.
Ma, due minuti dopo viene espulso (ingiustamente) Fossati per doppia ammonizione e i galletti restano in inferiorità numerica. Si mette davvero male per il Bari che, sotto di un gol, in dieci e su un campo pesante deve assolutamente segnare per continuare la striscia positiva. Di fronte, fattore non trascurabile, c’è una squadra ben organizzata in campo che sa gestire e leggere bene la partita. Tuttavia, la differenza dell’uomo in più in campo non si vede. Lo Spezia non riesce a sfruttare il vantaggio dell’uomo in più e si limita ad aspettare gli avversari. Il tecnico dello Spezia, Mangia, intervistato nel dopo partita ammette: “La superiorità numerica non si è vista in campo ma dobbiamo lavorarci su questo. Paradossalmente abbiamo giocato meglio quando entrambe le squadre erano in 11”.
E’ il Bari, tutto cuore, che ci prova più volte con il suo capitano. E’ Defendi, infatti, a rendersi pericoloso al 63’ e al 69’. All’81’, invece, arriva il raddoppio di Ebagua lesto ad approfittare dell’ennesima distrazione della retroguardia barese. Questa volta è Chiosa (ultimo uomo) che sbaglia il disimpegno, con la palla si ferma in una pozzanghera. Si inserisce Ebagua che si impossessa della palla, scarta anche il portiere e mette in rete. Dopo il 2-0 la partita sembra finita, ma Fedato, all’84’ realizza un gol da antologia da posizione molto angolata e riapre il match. Purtroppo per il Bari il risultato non cambierà più.
Lo Spezia è probabilmente la migliore formazione vista allo stadio San Nicola ed ha meritato la vittoria, ma il Bari non ha demeritato. Ci ha messo il cuore e non si è mai arreso nonostante tutto. Per questo motivo i ragazzi avrebbero meritato ampiamente il pareggio. Tuttavia non si possono commettere ingenuità come quelle viste oggi in occasione dei due gol subìti. L’inesperienza si paga. Un elogio al capitano, Defendi, sempre presente e pronto a dare il suo prezioso contributo alla squadra. Ora la classifica diventa preoccupante e il Bari dovrà cercare di maturare quanto prima possibile se vuole evitare brutte sorprese.
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