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Bari. Per danneggiamenti e oltraggio a P.U. a manifestazione al C.A.R.A. arrestato malese dalla polizia

Una 'volante' della polizia. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 16 DIC. - Nella mattinata di ieri, una cinquantina di ospiti del locale C.A.R.A. (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di prevalente etnia somala e sub sahariana, ai quali nei giorni scorsi era stato notificato il diniego del riconoscimento dello status di protezione internazionale, ha manifestato bloccando l’accesso alla citata struttura, sia fisicamente che utilizzando 4 cassonetti dei rifiuti, al furgone che, quotidianamente, rifornisce il centro delle derrate alimentari. Alle ore 12.30, si rendeva necessario l’intervento della Forza Pubblica, ivi in servizio, al fine di consentire l’ingresso nella struttura del predetto furgone portavivande. I manifestanti ponevano in essere una decisa resistenza che proseguiva con una fitta sassaiola contro gli agenti, che determinava l’intervento risolutivo dei reparti di rinforzo della Polizia di Stato e dei Carabinieri al fine di ripristinare l’ordine pubblico. Nell’occorso, i dimostranti danneggiavano la zona mensa, il magazzino vestiario del centro ed infrangevano alcune vetrate degli uffici di Polizia e dei mezzi ivi parcheggiati. Quindi, veniva tratto in arresto in flagranza di reato un cittadino malese K.L. di anni 21, per violenza privata, danneggiamento aggravato (di un mezzo della Polizia di Stato), resistenza lesioni e violenza a P.U.. E’ tuttora in corso la visione delle immagini filmate da personale del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, finalizzata all’individuazione di ulteriori autori dei menzionati reati. Nella circostanza, hanno riportato lesioni due Funzionari di Polizia e 7 Carabinieri del locale Battaglione. 

Provincia 

La pistola sequestrata. (foto P.S.) ndr.
Nei giorni scorsi, in Trani, nell’ambito di specifici servizi, personale della Squadra Mobile e del locale Commissariato di P.S. ha tratto in arresto in flagranza di reato PATRUNO Salvatore di anni 42, con precedenti di polizia, ed un incensurato di anni 38, entrambi ritenuti responsabili di estorsione. In particolare, nell’ambito di un’attività info-investigativa è emerso che la vittima, fratellastro di uno degli arrestati (il 38enne incensurato), stava subendo un’estorsione, consistente nella richiesta della somma di 800 euro, quale risarcimento per la perdita della pistola di proprietà del PATRUNO. Di fatti, l’arma era stata sequestrata a PIGNATARO Nicola, il 19 novembre scorso, dagli uomini della Squadra Mobile e dal personale del Commissariato di P.S. di Trani nel corso dell’arresto del PIGNATARO. Quindi, veniva predisposto un servizio di osservazione, che consentiva di assistere e filmare la cessione di parte della cifra richiesta dalla vittima al fratellastro, che subito dopo si recava presso l’abitazione del PATRUNO. La successiva perquisizione, eseguita presso l’appartamento di quest’ultimo, permetteva di rinvenire le due banconote da 100 euro, preventivamente fotocopiate.





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