Economa. Istat, Italia un paese vecchio Record assoluto di disoccupati
Il popolo italiano. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 19 DIC. (AGI) - Italia tra i paesi piu' vecchi al mondo e con il record di disoccupati. L'elevata sopravvivenza, insieme al calo della fecondita' fanno degli italiani il popolo piu' anziano, secondo solo ai tedeschi in Europa, con il dramma della disoccupazione che non allenta la morsa. Anzi peggiora: nel 2012 i senza lavoro salgono a quota 2,74 milioni, il livello piu' alto da 37 anni (1977). E' il quadro che emerge dall'annuario statistico 2013 dell'Istat secondo cui aumentano in modo sostenuto anche le persone in cerca di occupazione (sono 636mila in piu', il 30,2%) e cresce l'insoddisfazione per la propria situazione economica. Italia popolo di anziani anche perche' si riducono i rischi di morte a tutte le eta': la speranza di vita alla nascita e' di 79,4 anni per gli uomini e 84,4 per le donne. Sempre piu' buono infatti e' lo stato di salute degli italiani (piu' per gli uomini che per le donne), anche se quasi 4 su 10 (il 37,9%) dichiara di essere malato cronico. Tuttavia si fuma sempre di meno e non tramontano le sane abitudini alimentari: quando possibile non si rinuncia al pranzo a casa e a una colazione adeguata. E poi: i residenti aumentano ma solo grazie all'immigrazione. A fine 2012 sono 59.685.227, 291.020 in piu' rispetto al 2011, un incremento che si deve al saldo attivo del movimento migratorio (+369.717). Nascite al palo e maternita' sempre piu' posticipata. Nonostante le difficolta' a trovare lavoro e il peso di problemi sempre piu' sentiti come traffico, parcheggio e inquinamento, gli italiani non rinunciano a radicarsi nel Belpaese e si confermano popolo di proprietari di casa. Nel 2012 il 72,4% delle famiglie possiede l'abitazione in cui vive (73,6% nel 2010) e fra queste il 16,7% sta pagando il mutuo.
Inoltre cresce la mobilita' interna, con le migrazioni per trasferimento di residenza che nel 2011 ammontano a 1.358.037, oltre 12mila in piu' rispetto all'anno precedente. Restano anche i problemi legati all'accesso di servizi di pubblica utilita'. In particolare quest'anno il 51,1% dichiara di avere problemi con il pronto soccorso, il 33,9% con le forze dell'ordine, il 32,6% con gli uffici comunali, il 27,2% con i supermercati e il 24,2% con gli uffici postali. Ritirare la pensione alla posta ha i tempi di attesa piu' lunghi. (AGI) La crisi porta anche all'aumento dei reati: nel 2012 sono stati 2.818.834 i delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorita' giudiziaria, il 2% in piu' rispetto all'anno precedente. E' significativo che tra le tipologia di delitto, in deciso aumento sono le denunce per usura (+15,1%) e delle truffe e frodi informatiche (+10,5%). Incrementi piu' contenuti si sono registrati per estorsione, ricettazione, rapine e furti. Calo invece per lo sfruttamento della prostituzione (-13,2%), i tentati omicidi (-5,3%) e gli omicidi volontari (-4%) anche se crescono quelli si stampo mafioso (+28,3%). Infine si registra un calo dei consumi culturali: continuano a diminuire i lettori di libri e giornali. Delle attivita' culturali fuori casa e' il cinema a raccogliere il maggior pubblico, mentre il guardare la tv e' oramai un'abitudine consolidata per il 92,3% delle persone dai tre anni d'eta' in su.
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