Estero. Unicef: in Sud Sudan i bambini sono in grave pericolo
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Il logo dell'Unicef. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 24 DIC. – Aumenta la violenza in Sud Sudan: decine di migliaia di civili si rifugiano nei compound delle Nazioni Unite in tutto il paese; per l’UNICEF i bambini sono in grave pericolo.
"Si stima che circa 81.000 civili siano fuggiti dalle loro case, la maggior parte dei quali donne e bambini, ma crediamo che, con la situazione in continuo evolversi, i numeri reali sono probabilmente più elevati", ha detto Iyorlumun Uhaa, Rappresentante UNICEF in Sud Sudan. Siamo particolarmente preoccupati per coloro che sono intorno a Bor , nel stato del Jonglei, dove i combattimenti sono pesanti. C’è una mancanza disperata di cibo e acqua pulita al compound delle Nazioni Unite lì e la mancanza di strutture igienico-sanitarie crea un alto rischio di malattie.
I bambini, sempre tra i più vulnerabili nei conflitti,stanno trascorrendo le loro giornate senza un riparo al caldo intenso e sotto il sole, e durante le notti fredde dormendo all'aperto”, ha aggiunto il Rappresentante.
Nonostante gli intensi combattimenti rendano difficile dare riparo ai civili nel compound delle Nazioni Unite a Bor, gli aiuti saranno consegnati ai due composti dell'ONU a Juba, dove si stima che 20.000 persone hanno trovato rifugio.
L'UNICEF e i suoi partner stanno costruendo latrine- circa 400 dovrebbe essere completate nei prossimi giorni- e hanno organizzato e formato squadre di volontari per la pulizia di grandi aree dove le persone sono state costrette a defecare all'aperto per giorni.
L'UNICEF, insieme ad altre agenzie delle Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie stanno allestendo tende per riparare le persone, distribuendo aiuti e provvedendo alla registrazione delle famiglie sfollate, particolarmente importante per riunire i bambini che sono stati separati dai loro genitori.
E’stata aumentata l’assistenza sanitaria di emergenza presso i compound e l'UNICEF ha consegnato biscotti ad alto contenuto energetico per fornire nutrienti tanto necessari per i bambini dai sei mesi ai cinque anni.
"L'UNICEF e le Nazioni Unite sono impegnate a proteggere i civili nel Sud Sudan, a prescindere dalla loro etnia, ma sono davvero i leader di questo paese - la nazione più giovane del mondo - che hanno la responsabilità di proteggere i propri cittadini e in particolare i propri bambini" - ha aggiunto Uhaa -"Esortiamo tutti i leader del paese a cercare una soluzione pacifica al conflitto ed evitare una ulteriore escalation".
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