L. Stabilità e dl Salva-Roma: doppia fiducia
La Camera dei Deputati. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 23 DIC. (AGI) - La manovra finanziaria ora e' legge. L'aula del Senato ha detto si' alla fiducia posta dal Governo sulla legge di stabilita' con 167 voti favorevoli mentre sono stati 110 i voti contrari. Non hanno votato a favore della fiducia Movimento 5 stelle, Forza Italia, Sinistra Ecologia e Liberta' e Lega. Disco verde anche al ddl di bilancio, con 158 voti a favore, un voto contrario ed un astenuto.
Via libera anche al 'Salva Roma': l'aula della Camera ha votato a favore della questione di fiducia posta dal governo sul decreto legge. I si' sono stati 340, i no 155. Il voto sugli ordini del giorno e il voto finale si terranno dal 27 dicembre.
La questione della fiducia sul 'Salva Roma' era stata decisa dall'esecutivo dopo una domenica convulsa, condita da ostruzionismo e da 'forconi' agitati dagli scranni del Carroccio. Al centro delle polemiche il nodo dei cosiddetti affitti d'oro: il caso e' esploso dopo la 'scoperta' di una norma, contenuta proprio nella stabilita', che di fatto annulla gli effetti dell'emendamento che autorizza le amministrazioni dello Stato a sciogliere i contratti di affitto dei palazzi delle istituzioni. Un provvedimento, quest'ultimo, fortemente voluto da M5s, che era stato prima approvato alla Camera, poi cancellato dal Senato e infine reintrodotto a Montecitorio, appunto nel dl 'Salva Roma' con l'accordo di tutte le forze politiche.
La soluzione e' arrivata al termine della capigruppo di ieri, e dopo che il leghista Buonanno aveva agitato in Aula un 'forcone' di cartone minacciando di far saltare il provvedimento. Il governo ha fornito rassicurazioni su un intervento su misura per 'correggere' la norma che potrebbe essere varato gia' nel Cdm del 27 dicembre.
Sulla vicenda degli affitti d'oro e' intervenuto anche il segretario del Pd: "Nessuno ha il monopolio delle buone idee - ha detto Matteo Renzi - E' giusta l'idea del M5S sugli affitti per i palazzi della politica. Non va bene quando M5S entra e esce dall'aula, in accordo con Brunetta".
"La Presidenza della Camera dei deputati ha uno strumento immediato, diretto e trasparente per risolvere il groviglio strettosi intorno ai palazzi Marini: invece di continuare a mandare input contraddittori al Governo, applichi direttamente l'articolo 3 del decreto Monti, che consente la facolta' di recesso a tutte le amministrazioni incluse nell'elenco ISTAT" affermano i Radicali con la segretaria Rita Bernardini e Irene Testa.
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