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Taranto. Ilva, Bondi: ''Nel rione Tamburi di Taranto presenza inquinanti inferiori a limiti Ue''

L'Ilva a Taranto. (foto ADNKronois) ndr.

di Redazione

TARANTO, 17 DIC. (ADNKRONOS) - ''Le rilevazioni periodiche effettuate dall'Arpa di Puglia nel rione Tamburi di Taranto, adiacente allo stabilimento Ilva, dimostrano una presenza di sostanze inquinanti nell'aria significativamente inferiori ai limiti fissati dall'Unione europea, disciplinati nella normativa italiana con il Decreto legislativo 155 del 2010''. E' quanto scrive il commissario straordinario del gruppo Ilva, Enrico Bondi, nella sua relazione, pubblicata sul sito internet della societa', relativa al periodo 1° giugno-30 settembre 2013, stilata per fornire un'informativa sugli interventi effettuati per la progressiva attuazione della Autorizzazione integrata ambientale relativamente allo stabilimento siderurgico del capoluogo jonico e ad altri interventi di carattere organizzativo nonche' per fornire una illustrazione sintetica sull'andamento di gestione della Ilva Spa e delle societa' da essa controllate. A questo documento, promette Bondi, "seguiranno successive relazioni con cadenza trimestrale". Per tornare alle emissioni ''ulteriori miglioramenti sono da attendersi - prosegue il commissario - in virtu' dei significativi investimenti, gia' attuati o programmati, ai fini dell'adempimento delle prescrizioni previste dall'Aia''. Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione dell'Arpa Puglia sui dati della qualita' dell'aria a Taranto tra gennaio e ottobre 2013 pubblicata sul sito dell'Agenzia regionale per l'ambiente e sul sito del gruppo Ilva. ''Il tema delle sostanze inquinanti nell'aria - precisa Bondi - non e' rilevante per gli altri stabilimenti del gruppo Ilva stante le diverse tipologie di processo produttivo''. Intanto, il tribunale di Taranto ha rigettato il ricorso, con caratteristiche d'urgenza (articolo 700), della Fiom-Cgil che dichiarava illegittimo il rinnovo della Rsu all'Ilva di Taranto, avvenuto nei giorni 27, 28 e 29 novembre scorsi. Lo rende noto la Fim Cisl. ''La sentenza di oggi - dichiara il segretario nazionale Fim-Cisl, Marco Bentivogli - e' l'ennesima sconfitta della via giudiziaria come surrogato alla lotta di classe. Dopo aver dimezzato le preferenze nello stabilimento Ilva di Taranto, la Fiom ha ora il compito di riflettere sulla sua linea politica e sul suo gruppo dirigente, che la sta condannando ad accumulare solo sconfitte''.





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