Yanukovich riannoda dialogo Ucraina-Ue, ira di Putin sui violenti
Una immagine della protesta. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 2 DIC. (AGI) - Apertura ai manifestanti filo-europei del presidente ucraino, Viktor Yanukovich, mentre prosegue l'assedio ai palazzi del potere di Kiev. Yanukovich ha telefonato al presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso, per chiedergli una ripresa dei negoziati per arrivare a un accordo di associazione e libero scambio con l'Ue, appianando i punti controversi. Una nota della Commissione ha riferito che la delegazione ucraina sara' accolta "al livello adeguato". Barroso ha insistito che "e' importante che le autorita' ucraine "avviino un confronto urgente con le principali forze politiche".
Il presidente russo, Vladimir Putin, da parte sua, ha condannato duramente le violenze di piazza di domenica, quando i manifestanti pro-Ue hanno fatto irruzione nel municipio di Kiev e attaccato gli agenti. "Questo mi ricorda piu' un pogrom che una rivoluzione", ha dichiarato da Erevan, in Armenia, alludendo ai massacri e ai saccheggi delle sommosse popolari antisemite in Russia. Per il capo del Cremlino le proteste "hanno poco a che fare con i rapporti tra Ucraina e Ue" e rispondono agli interessi di "chi vuole agitare i processi politici interni".
A Kiev, intanto, centinaia di dimostranti hanno cinto d'assedio i principali edifici pubblici, il Palazzo del Governo, la Presidenza della Repubblica e la Banca Centrale, mentre e' stata risparmiata la sede della Rada, il Parlamento ucraino. I dimostranti hanno bloccato le strade intorno ai palazzi, obbligando molti dipendenti statali a tornare a casa.
Difficile stabilire in quanti abbiano risposto allo sciopero generale indetto dall'opposizione. Dal municipio di Kiev, ancora occupato dai manifestanti, hanno riferito che trasporti pubblici e ospedali sono rimasti operativi, cosi' come la Banca Nazionale e i ministeri delle Finanze e dell'Economia.
Per prevenire assalti delle forze anti-sommossa, in quasi 10.000 hanno trascorso la notte accampati in Piazza dell'Indipendenza, simbolo della rivolta contro il presidente filo-russo Yanukovich ed epicentro della rivolta come lo era stato per la Rivoluzione Arancione del 2004. In mattinata i leader dei principali partiti di opposizione ucraini hanno platealmente abbandonato una riunione della commissione di conciliazione in Parlamento, in segno di solidarieta' con le proteste.
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