Andria (Bat). Spacciava droga in un garage. Arrestato 44enne dalla polizia
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Una 'volante' della polizia. (foto) ndr. |
di Redazione
ANDRIA (BT), 27 GEN. - Nei giorni scorsi, in Andria, personale del locale Commissariato di P.S eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di F.M., 44 enne andriese con precedenti di polizia, resosi responsabile di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’applicazione della misura cautelare consegue a fatti verificatisi nello scorso novembre, quando, a seguito di mirata attività , personale della Polizia di Prossimità dava il via ad un servizio di osservazione di un garage, ubicato in un quartiere periferico della città , ove era probabilmente in corso un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli operanti, irrompendo nel garage, sorprendevano F.M. mentre cedeva ad altri due soggetti un involucro contenente della sostanza, risultata poi essere del tipo “marijuana”.
L’attività di riscontro, immediatamente eseguita, consentiva di rinvenire, in una botola, due buste in plastica contenenti materiale vegetale essiccato del peso complessivo di circa 700 grammi, risultato poi essere “marijuana”. Inoltre, si rinveniva e sequestrava altro materiale vegetale essiccato, simile al precedente, risultato anch’esso “marijuana”, per il peso di 7,9 grammi, un bilancino di precisione, un telefono cellulare e molteplici bustine utilizzate per il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente. Dopo le formalità di rito, l’arrestato veniva condotto presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’A.G. procedente.
- Nella nottata di sabato scorso, in Monopoli, gli agenti delle Volanti del locale Commissariato di P.S. hanno proceduto all’arresto di B.F, 36enne con numerosi precedenti di polizia, ritenuto responsabile di furto aggravato minaccia e resistenza a P.U., porto di armi od oggetti atti ad offendere, minaccia aggravata, danneggiamento, e deferito alla competente A.G. in stato di libertà una donna di anni 27, ritenuta responsabile di Minaccia ed oltraggio a P.U.. In particolare gli operanti, su disposizione della locale S.O., giungevano rapidamente sul posto, dove contattavano il richiedente, titolare di una pizzeria, il quale riferiva che verso le ore 21.30 un uomo si era presentato nel suo locale, in compagnia di una donna e di un bambino e, dopo essersi accomodati, procedevano all’ordinazione. Durante l’attesa il predetto, poi identificato per l’arrestato, riceveva una telefonata ed iniziava a litigare con l’interlocutore a voce alta, disturbando i presenti. I clienti presenti nel locale, dato il comportamento dell’uomo, si alzavano ed andavano via. Non contento del disturbo arrecato il malfattore, dopo aver consumato, andava via senza pagare il conto. Dopo circa un’ora, ritornava sul posto ed inveiva nei confronti dei presenti e del titolare. Nella circostanza, giungevano gli agenti che provvedevano ad allontanarlo. Alle successive ore 01.35, il titolare della pizzeria ricontattava il Commissariato di P.S. e riferiva che il predetto si era nuovamente recato presso il suo locale, in compagnia della donna, armato di un coltello e, senza entrarvi, dall’esterno, lo aveva minacciato di morte. Gli agenti tornavano immediatamente sul posto e, una volta giunti, notavano l’uomo che, accortosi dell’arrivo della Volante, prima nascondeva il coltello all’interno di un vaso e poi, nonostante l’intimazione degli agenti, cercava di allontanarsi a bordo di un ciclomotore. Rapidamente i due venivano bloccati ed accompagnati presso il Commissariato di P.S. per gli adempimenti necessari. Anche all’interno degli Uffici di Polizia il B.F., in evidente stato di ebbrezza, protraeva la sua condotta delittuosa, danneggiando le sedie e le porte in vetro di accesso allo stesso e compiendo azioni di autolesionismo.
Da ulteriori indagini esperite, si accertava che il coltello sequestrato era stato asportato dall’arrestato, verso le ore 24.00, presso un bar della zona.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato veniva condotto presso il carcere di Bari a disposizione dell’A.G. procedente e la donna rimessa denunciata in stato di libertà .
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