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Bari. Concerti: Protagoniste le sonorita’ del sud

Una immagine della rappresentazione. (foto) ndr.

di Paola Copertino

BARI, 15 GEN. - Le culture meridionali, e in primo piano quelle pugliesi, sapientemente mixate alle sonorità del Mediterraneo di provenienza arabo- andalusa, balcanica, portoghese, mediorientale sono state le assolute protagoniste di questo interessante ed innovativo progetto live e discografico denominato: “Il mondo alla rovescia” portato avanti dai “ Radicanto duo” formato da Giuseppe De Trizio e Fabrizio Piepoli. Il concerto che ha registrato il tutto esaurito, ha costituito il secondo appuntamento musicale della rassegna “ Emozioni d’ ascolto”, curata da Francesco Grillo e proposta presso il nuovo contenitore culturale SPAZIOleARTI, da poco sorto nel centro cittadino, da un attenta ristrutturazione di un frantoio. A introdurre la serata proprio Grillo che ha annunciato il prossimo appuntamento in programma per quanto riguarda la rassegna musicale, che si terrà il 17 gennaio con Cesare Pastanella e Pippo D’ Ambrosio che proporranno “ Khala Rhythm”, ritmi tradizionali e dialoghi tra percussioni etniche del mondo. Il Medioriente e l’ India di Pippo D’ Ambrosio si fonderanno con le armonie e musicalità provenienti da Cuba, Sud America e Africa di Cesare Pastanella, incontrandosi nella comune area del Mediterraneo. Ha poi dato la parola alla giornalista esperta di musica Roberta Carlucci che ha presentato il duo dal punto di vista musicale e non solo, delineando le loro aree di interesse, le influenze, i progetti, l’ excursus creativo. I Radicanto sono un gruppo musicale italiano il cui nome prende vita dall’ idea di unire le radici popolari e il canto. La loro musica è una miscela di folk e canzone d’autore. Alla ricerca musicale e ad un'intensa attività concertistica, i Radicanto uniscono un costante lavoro nell’ambito del teatro, del cinema e della danza. Infatti sarà loro la colonna sonora della fiction“ L’ oro di Scampia”. La band nasce a Bari nel 1996 per opera del musicista Giuseppe De Trizio. Nel corso degli anni ha visto avvicendarsi al suo interno numerosi musicisti. A Molfetta si è presentata nella formazione duo con Fabrizio Piepoli che ha deliziato i numerosissimi presenti con la sua voce, suonando la chitarra, i loops, le percussioni e la fisarmonica mentre De Trizio si è esibito alla chitarra e mandolino. Dopo aver pubblicato il primo CD autoprodotto Echi di gente, ottengono subito un grande riscontro di critica e pubblico nella scena della musica popolare italiana e vengono invitati a suonare in alcuni dei maggiori festival di settore. Nascono così gli album Terra Arsa (2001), Lettere migranti e La casa delle donne (2003), colonna sonora originale dell’omonimo film diretto da Domenico Mongelli, che supera un milione di visualizzazioni su Youtube. Il duo formato da Giuseppe De Trizio e Fabrizio Piepoli risultano finalisti al Premio De André 2006 e Premio Musicultura 2007. Nasce così, nel 2008, il CD “Il mondo alla rovescia”, finalista al Premio Tenco. Nello stesso anno, con il brano Non scappare, prendono parte al progetto discografico Riddim a sud di Teresa De Sio, insieme a Roy Paci, Mau mau, Apres la classe, Ambrogio Sparagna, Agricantus, Raiz, Ginevra Di Marco, Peppe Voltarelli. Seguono cd, importanti collaborazioni, colonne sonore per spettacoli di danza e teatro. Nel 2012, col sostegno di Puglia Sounds, esce il cd Casa, realizzato in collaborazione con Raiz a cui fanno seguito due anni di tour nei maggiori festival italiani ed europei. Il CD risulta finalista al Premio Tenco, nonché unico disco italiano presente nella World Music Chart of Europe del mese di settembre. Nel 2013 è la volta del primo audio-libro prodotto dalla band Le fanciulle di Auschwitz, in collaborazione con Federico Pirro (già direttore del TG 3 Puglia), edito da Grillo Editore.Nell’estate dello stesso anno i Radicanto sono in tournèe in Italia e in Croazia e danno vita con Raiz alla produzione spettacolare La notte della Caballà, insieme al giornalista e scrittore Roberto Saviano, presentato in occasione del Festival della letteratura ebraica di Roma. Nel mese di ottobre 2013, in occasione della V edizione del festival Di voce in voce, viene presentato il cd Voci di frontiera (ed. III Millennio) di Maria Giaquinto, con la produzione artistica Radicanto. Nello stesso periodo insieme a Raiz partecipano, come dicevamo, alla colonna sonora della Fiction in onda su Rai Uno “ L'oro di Scampia “con Beppe Fiorello e Anna Foglietta, per la regia di Marco Pontecorvo. Queste sono solo alcune delle importanti tappe del duo che ha conquistato un numeroso pubblico, giunto a Molfetta anche dai paesi limitrofi. La musica dei Radicanto ha segnato la discografia ed il mondo dei concerti dal vivo nella musica popolare italiana di questo ultimo decennio. La band usa un linguaggio forte e dirompente sia per quanto concerne i testi sia per la musica, quasi te li raffiguri sotto il sole cocente dei campi, come dei contadini impegnati a mietere il grano o dei marinai che sfidano le tempeste. Questi intrecci di culture vengono tutti fuori,pervadono il teatro, facendo varcare all’ ascoltatore confini ed orizzonti, immergendolo in nenie senza tempo. Il duo ha fatto compiere un viaggio fuori dal tempo tra parole e suoni, toccando le corde dell’ anima, raccontando vicende universali, sviluppando una proposta poetica ed acustica di grande impatto. A conclusione del concerto, che ha riscosso l’ apprezzamento del pubblico presente; gli ascoltatori hanno potuto ammirare le opere fotografiche di Davide Pischettola, vere creazioni artistiche, e rivolgere alcune domande ai musicisti che si sono intrattenuti con il pubblico per soddisfare curiosità e interrogativi. Formula collaudata ed apprezzata la degustazione finale di piatti semplici e poveri: dalle insalate alle verdure , dal cus cus alle bruschette aromatizzate,dalle zuppe alle minestre;tutte pietanze che rispecchiano il Mediterraneo portato nel piatto oltre che nelle note e sonorità. Uno spazio aperto alle arti che vede anche la cucina come un viatico di conoscenza di nuove culture e intrecci fra popoli.





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