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Bari. Papa Francesco una lezione per comunicare

Enzo Quarto. (foto) ndr.

di Enzo Quarto

BARI, 31 GEN. - Non sono i mezzi della comunicazione a diffondere il male, ma è il cuore dell’uomo che deve aprirsi al bene. Fu Paolo VI il primo papa a parlare dei mezzi della comunicazione come dono di Dio, e l’altro giorno papa Francesco ha aggiunto che internet è un dono di Dio. Al tempo stesso in un mondo dai me...zzi ipercomunicativi, dilagano solitudine e sofferenza umana in situazioni a volte paradossali che potremmo chiamare le nuove periferie dell’uomo contemporaneo. E’ lo stesso papa Francesco a darci una risposta sul perché accade questo e su cosa distorce gli stessi mezzi della comunicazione, esasperando il conflitto intimo tra bene e male. “Tra una Chiesa accidentata che esce per strada, e una Chiesa ammalata di autoreferenzialità, non ho dubbi nel preferire la prima”, scrive il papa nel suo linguaggio semplice ed immediato che abbiamo imparato ad amare da subito. Il papa potrebbe lanciare moniti dall’alto della sua carica morale, ma preferisce porre l’accento su ciò che egli stesso rappresenta: la Chiesa. Ciononostante il suo messaggio, carico di tenerezza e fragilità, non può non farsi responsabile per tutti. In effetti il male della società contemporanea si incarna nell’autoreferenzialità, che diventa negazione del bene comune, negazione della condivisione, negazione della fraternità. Chi è pieno di sé non comunica perché non ascolta, quindi non dialoga e senza dialogo nega l’incontro. Ecco perché i mezzi di comunicazione impregnati dall’uomo stesso di autoreferenzialità finiscono per essere trappole capaci prevalentemente di esprimere ingordigia, superbia, vanità. La comunicazione è sicuramente linguaggio, forma, tecnica, ma se non si comunica col cuore aprendoci all’incontro con chi ci ascolta, con chi ci legge, si finisce per essere solo miseramente autoreferenziali, incapaci di ascoltare e dialogare, incapaci di essere uomini che sanno condividere ed esprimere amore. Incapaci di raccontare della bellezza del Creato, dell’uomo che sceglie il bene al male e ne fa cosa buona per gli altri. Il primo passo per una buona comunicazione è dunque smettere di essere autoreferenziali ed aprirci ad una vera cultura dell’incontro che significa , come scrive papa Francesco, essere “disposti non soltanto a dare, ma anche a ricevere dagli altri”.





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