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Cannabis a fini terapeutici. Zullo (PDL-F.I.): Approccio positivo in Commissione ma solo punto di partenza

Ignazio Zullo. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 20 GEN. - Significativo l’approccio positivo recato dai colleghi Aloisi e Pica a nome del Gruppo PDL-F.I. in Commissione Sanità sulla proposta di legge avanzata da SEL sull’utilizzo dei cannabinoidi a fini terapeutici nella lotta al dolore ma con l’avvertimento che questa proposta di legge non sia considerato un punto di arrivo ma il punto di partenza di una strategia legislativa, tecnica e organizzativa della presa in carico del dolore all’interno di una rete di assistenza per le cure palliative che ne identifichi il fulcro nelle cure domiciliari e negli hospice per malati terminali. Nella discussione generale in Consiglio sensibilizzeremo il Presidente Vendola l’Assessore Gentile sulla necessità di accreditare e contrattualizzare le strutture residenziali di cure palliative (hospice) la cui disponibilità in Puglia è insufficiente rispetto al fabbisogno nonostante siano state l’elemento fondamentale nella storia delle cure palliative in Italia con l’emanazione della Legge 39 del 26 febbraio 1999. Dal 1999, avviata dal Presidente Fitto la realizzazione dei primi hospice, sono tTrascorsi nove anni di Governo Vendola e il livello di attuazione della rete assistenziale di cure palliative in Puglia non solo è ancora insoddisfacente nella disponibilità di posti letto accreditati di Hospice per malati terminali ma evidenzia altresì una rilevante carenza nell’assistenza domiciliare con il risultato che rimane irrisolta una importante criticità che impedisce un completo diffondersi dell’assistenza palliativa e della terapia del dolore. Per il Gruppo PDL-F.I. è quindi di primaria importanza la creazione di una reale rete assistenziale nella patologia neoplastica nella quale i singoli nodi (hospice, assistenza domiciliare, ospedale) siano adeguatamente sviluppati e soprattutto possano colloquiare tra loro grazie ad una regia centralizzata a livello regionale perchè il dolore è tra tutti i sintomi quello che più mina l’integrità fisica e psichica del paziente e maggiormente angoscia e preoccupa i familiari, con un notevole impatto sulla qualità della vita e rappresenta uno dei principali problemi sanitari in quanto interessa tutte le età, incide sulla qualità della vita delle persone e, in particolare nella forma cronica, si stima che abbia un’incidenza nella popolazione di circa il 25-30%. In Puglia non è decolllato il progetto “Ospedale senza dolore” nè un modello organizzativo alternativo, integrato nel territorio nel quale il livello assistenziale viene scomposto in tre nodi complementari: i centri di riferimento di terapia del dolore (hub), l’ambulatorio di terapia antalgica (spoke) e gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale realizzando così le reti assistenziali contro il dolore. Il Gruppo PDL-F.I. continuerà a pungolare Vendola e l’Assessore Gentile affinchè si realizzi in Puglia il modello sopra esposto che potrà essere attuato solo se alla base verrà valorizzata la rete dei Medici di Medicina Generale in grado di fornire una prima risposta concreta alle esigenze dei cittadini, fungendo da triage per i centri hub e spoke riducendo così il ricorso al pronto soccorso per la cura del dolore. Si parta pure con la proposta di legge di SEL ma il punto di arrivo deve essere la promozione, lo sviluppo e il coordinamento degli interventi regionali nell’ambito della rete di cure palliative e della rete di terapia del dolore in modo tale da garantire l’assistenza palliativa e la terapia del dolore in modo integrato, globale ed omogeneo e a pari livelli di qualità in tutto il territorio regionale.





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