Corato (Ba). Spaccia hashish in centro. Arrestato 26enne dai cc. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
La droga e le banconote sequestrate. (foto) ndr. |
di Redazione
CORATO (BA), 28 GEN. - È stato sorpreso a spacciare hashish ed è finito in carcere. Dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 26enne del luogo, noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Corato.
I militari, nel corso di un mirato servizio, lo hanno notato all’esterno di un’enoteca intento a bere una birra, quando, raggiunto da un altro giovane, gli cedeva una dose di hashish. Prontamente intervenuti, i Carabinieri sono riusciti a bloccarlo e, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 25 euro, provento dell’attività illecita, e del telefono cellulare con cui aveva dato appuntamento al “cliente”, a sua volta segnalato al Prefetto di Bari per consumo di stupefacenti. Nascoste in una siepe lì vicino, i militari hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori tre dosi della stessa sostanza, pari a 4 grammi, pronte per la vendita. Tratto in arresto, il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale.
MOLA DI BARI: RUBA UN AUTO E TENTA ESTORSIONE. ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Tenenza Carabinieri di Mola di Bari hanno arrestato, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, un triggianese 36enne, censurato, con l’accusa di furto e tentata estorsione. A seguito della denuncia di furto della propria autovettura Citroen Crosser sporta da un imprenditore di Mola di Bari, con successiva richiesta di denaro per la restituzione, i militari sono riusciti a risalire al 36enne ritenendolo responsabile dei reati di cui sopra, deferendolo all’Autorità Giudiziaria. Quest’ultima, concordando con le risultanze investigative presentata dai militari, ha poi emesso il provvedimento restrittivo eseguito dai carabinieri.
Nel corso delle operazioni di perquisizione ed esecuzione dell’arresto, veniva rinvenuta e recuperata l’autovettura rubata, restituita al legittimo proprietario.
L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale Casa Circondariale.
Le auto rubate rinvenute. (foto cc.) ndr. |
MOLFETTA: OPERAZIONE DEI CARABINIERI CONTRO I FURTI D’AUTO. IMPIEGATO L’ELICOTTERO PER INDIVIDUARE LE BASI LOGISTICHE DEL RICICLAGGIO
Avevano seminato il terrore tra i comuni di Palo del Colle e Bitonto rubando numerose autovetture di grossa cilindrata che poi nascondevano nelle campagne circostanti tra gli uliveti del nord barese. Una volta lì, indisturbati, cannibalizzavano le auto per poi rivendere le parti nel mercato nero dei pezzi di ricambio o, quando ciò non era possibile, procedevano con il noto fenomeno del “cavallo di ritorno” previo contatti con i rispettivi proprietari.
E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Molfetta che, grazie al supporto aereo di un elicottero del Nucleo di Bari, hanno portato a termine un’operazione conclusasi con l’arresto di un 18enne, un 21enne e un 33enne, tutti di Bitonto, accusati di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Fondamentale è stato l’impiego dell’elicottero dell’Arma che tramite accurati voli di ricognizione è riuscito ad intercettare dall’alto alcune auto nascoste tra gli ulivi individuando con precisione il luogo dove poi si sarebbero recati i malfattori. I tre infatti, giunti in loco a bordo di un’auto “pulita”, si stavano per mettere “al lavoro” procedendo allo smontaggio o al traino di ben tre auto rubate nei giorni scorsi quando è scattato il blitz dei Carabinieri che li hanno bloccati. Vistisi accerchiati, hanno tentato la fuga, ma il loro tentativo di resistenza è stato reso vano dai militari che hanno precluso loro ogni via di fuga. Le auto inoltre, private di tutti i pezzi, vengono poi abbandonate nelle stesse campagne, per cui sovente si trovano carcasse e pezzi vari sparsi con conseguenti danni ambientali. Dopo la convalida dell’arresto, su disposizione dell’A.G., il 33enne e stato collocato ai domiciliari mentre i due complici rimessi in libertà .
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