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Legge Elettorale: Pd su Renzi, doppio turno anti-inciucio

Le ultime votazioni. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 20 GEN. (AGI) - Il Pd deve decidere: inizia la direzione del partito in cui Matteo Renzi presentera' ufficialmente gli esiti dell'incontro con Silvio Berlusconi al Nazareno, dedicato alla stesura della nuova legge elettorale. Primo collo di bottiglia della sua segreteria: dovra' confrontarsi non con una segreteria che e' molto a sua immagine e somiglianza, ma con tutte le anime dei democratici. La scelta del doppio turno, cavallo di battaglia dei renziani, ma condiviso dal grosso del partito, era gia' sul tavolo del colloquio avuto sabato pomeriggio con Silvio Berlusconi e, a quanto si apprende, sarebbe stata gia' discussa e sostanzialmente 'chiusa' con l'ex premier. GUARDA LA DIRETTA Ieri il segretario ha avuto un colloquio con il predecessore Bersani, e non pare sia stato un successo. Oggi si presentera' di fronte al pubblico piu' vasto e passera' al vaglio della giuria di qualita', non tutta schierata a suo favore. Per preparare il terreno, intanto, ha rilasciato ampie anticipazioni dell'ultima versione del progetto. Riassumibile cosi': miniliste bloccate di sei candidati per circoscrizione e ampio sistema di sbarramenti. Uno al 5% per i partiti in coalizione e un altro dell'8% per le forze che si presentano da sole. Poi (e questa e' la novita' dell'ultima ora) doppio turno nel caso nessuna coalizione raggiunga il 35% per accedere al premio di maggioranza del 15%. Il meccanismo sarebbe dunque questo: nel caso in cui nessuna delle due coalizioni raggiunga la soglia del 35% dei consensi (quella che consente di accedere al premio del 15%), si tornera' a votare quindici giorni dopo per assegnare il bonus che consente di ottenere una maggioranza certa alla Camera. Tutti contenti? E' da vedere. Intanto Scelta Civica, con Mazziotti, attacca via twitter: sempre premio di maggioranza incostituzionale e', come per il Porcellum. Idem per Sel, che per bocca di Migliore si dice molto preoccupata. Quindi arriva la bordata di Grillo: questa legge e' il "'Pregiudicatellum': prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza". Non cambia niente rispetto a prima, insomma. Dai dissidenti interni del Pd, invece, al momento silenzio. parleranno, per l'appunto, alle 14, E il Pd dovra' decidere. La scelta del doppio turno non e' dunque maturata nelle ultime ore, ma era gia' sul tavolo del colloquio che Renzi ha avuto sabato pomeriggio con Silvio Berlusconi.





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