M5S. Impeachment al Colle: No presidente degli italiani
![]() |
Giorgio Napolitaano. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 31 GEN. (AGI) - 'Mettete in stato d'accusa Giorgio Napolitano'. Il Movimento 5 Stelle lancia un attacco a testa bassa contro il Presidente della Repubblica, come se ne era visti pochi in passato. Solo il Pds, oltre 20 anni fa, aveva fatto lo stesso con Francesco Cossiga, accusato di essere parte integrante di Gladio, la struttura parallela della Nato che avrebbe dovuto coordinare una reazione paramilitare in caso di vittoria comunista alle elezioni.
Napolitano e' accusato "di comportamenti sanzionabili, di natura dolosa, attraverso cui il Capo dello Stato ha non solo abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri ma, nei fatti, ha radicalmente alterato il sistema costituzionale repubblicano".
"Oggi siamo alla resa dei conti", sentenzia con sicurezza Paola Taverna, gia' capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle. Il Capo dello Stato reagisce con aplomb: la richiesta "faccia il suo corso", dice a chi lo avvicina ad una mostra. Poi sale in macchina e se ne va.
Ora la parola passa al comitato parlamentare per la messa in stato d'accusa. Tecnicamente il comitato e' costituito dai componenti della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio e dai senatori della giunta per le elezioni di palazzo Madama.
Dovra' essere convocato entro 10 giorni. In questo clima, l'aplomb di Napolitano spicca tra fasci e fasci di nervi tesi.
Anche a Montecitorio i grillini partono a testa bassa, dopo gli incidenti si ieri in Aula. Tentano di bloccare i lavori delle commissioni giustizia e affari costituzionali (quella che ha al vaglio il testo della nuova legge elettorale). Poi impediscono al capogruppo dei democratici, Roberto Speranza, persino di rilasciare un'intervista televisiva. Quando riprendono le sedute in Aula il clima e' pesante. Tra gli applausi dei presenti, Laura Boldrini definisce indegno della prassi democratica il tentativo di ieri di occupare i banchi del governo e quelli di oggi nelle commissioni. Loro, i grillini, non si presentano. Arrivano in Aula solo in tre. Mentre il Presidente li rimbrotta, loro per tutta risposta si imbavagliano.
Del resto e' appena scattata la querela. A presentarla sette deputate del Pd contro il grillino Massimo De Rosa. Le avrebbe accusato, nel corso della bagarre in Aula, di non essere state elette per meriti politici, ma di letto. La tensione non sembra destinata a scemare, almeno nei prossimi giorni.
***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
Nessun commento