Calcio. Bari: al “Braglia”, che tristezza!
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Alberti, tecnico del Bari. (foto) ndr. |
di Rino Lorusso
BARI, 17 FEB. - Piove sul bagnato. La pesante sconfitta di Modena suona come un grande campanello d’allarme. Già … La sconfitta non è il male, ma il sintomo e, probabilmente, il preludio di quello che potrebbe accadere se non si dovesse ricorrere, in fretta, ai ripari: la morte del calcio a Bari. Una triste pagina di storia che ogni giorno si arricchisce di nuovi e inquietanti episodi che sembrano non trovare fine. Tutto questo, molto probabilmente, si ripercuote anche sulla squadra e sui risultati. Come possono, infatti, dei giovani, per quanto promettenti, essere insensibili a quanto stanno vivendo al di fuori del campo? Come possono non avvertire il vuoto di quegli enormi spalti del San Nicola? Come possono giocare sereni senza una solida società alle spalle? In fondo si sta parlando anche del loro futuro. In questo modo si fa fatica a parlare di calcio giocato. Anche per giornalisti e addetti ai lavori diventa tutto maledettamente più complicato. E purtroppo, ormai, dovunque non si parla d’altro. Nei bar, sui bus, sui treni, si parla solamente delle questioni societarie, del fallimento pilotato, del possibile nuovo piano di rientro, al quanto arduo e complesso annunciato dall’Amm. Unico dell’A.S. Bari Francesco Vinella.
Ma l’attualità del calcio giocato si impone sul resto. Bisogna sperare che si sia trattato di una giornata no. Può capitare e, senza voler buttare la croce sui singoli, non si può non evidenziare la serie di incredibili errori commessi, a cominciare da Guarna, la cui incertezza ha dato il via al poker del Modena. Poi, ancora vecchie amnesie difensive, mai superate, che hanno favorito il raddoppio di Babacar ed il terzo gol, sei minuti dopo, ad opera di Molina. Infine, il quarto gol, su rigore, è stata una formalità. A due minuti dalla fine il Bari ha avuto la possibilità di segnare il gol della bandiera con Galano, ma il palo nega la gioia al calciatore barese. Anche la formazione schierata da Alberti ha destato più di una perplessità. In particolare l’impiego di Sabelli in posizione avanzata. Ed ora la classifica diventa seriamente pericolosa, soprattutto nell’ ottica delle prossime due difficili gare con Pescara e Palermo dove sarà difficile raccogliere punti. Insomma, una giornata da dimenticare.
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