Calcio. Il Foggia si arrende ad un forte Messina che vince in rimonta
L'inizio gara Foggia-Messina. (foto) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 4 FEB. - La sfida con il Foggia è stata anticipata di 48 ore per via della diretta televisiva su Rai Sport e la corografia dello Zaccheria è all'altezza della situazione. I peloritani sono scesi in campo fermamente determinati a vendicare il tre a zero subito all’andata e continuare la risalita che gli ha già consentito di agganciare la zona play-off. La squadra siciliana, rispetto all’andata, ha cambiato allenatore con Grassadonia (ex giocatore del Foggia con 9 presenze nel campionato di Serie A 1992/93) che ha preso il posto di Catalano, ed è stata molto attiva nella sessione di calciomercato di gennaio con ben 19 movimenti (10 in uscita e 9 in entrata) con i quali ha rivoluzionato la squadra, mandando via la colonia degli argentini ed inserendo giocatori di esperienza soprattutto in difesa e attacco. Squadre in campo agli ordini del signor Andrea Tadino di Milano, nel Foggia confermato Leonetti al centro dell'attacco al posto dello squalificato Giglio, Cavallaro sulla sinistra, Agostinone sulla fascia opposta, centrocampo con Agnelli, Venitucci e Quinto. In difesa Colombaretti a destra e Scianname' sulla fascia sinistra, centrali Loiacono e D'Angelo. Nel Messina tre dei nove acquisti sono in panchina, l'ex Ignoffo, Franco e Quintoni. Pepe, definito il muovo leader schierato dal primo minuto. In panchina un altro ex rossonero Gianluca Grassadonia. Il Messina parte imponendo alla gara un gran ritmo e mostrando, se pur denotando imprecisione, una buona impostazione offensiva. Il Foggia soffre e ci mette un bel po' a trovare le misure giuste ai peloritani. La prima conclusione nello specchio della porta è di capitan Agnelli da molto lontano e centrale, ma al decimo Cavallaro è inarrestabile sulla sinistra, entra in area e dopo uno slalom ubriacante batte Lagomarsini con un bolide dal basso in alto. Il Messina reagisce e si fa pericoloso sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Vanno vicino al gol i giallorossi con una conclusione dalla distanza di Costa Ferreira che supera Narciso, ma si stampa sulla base del palo. Corona manda di poco alto sulla traversa ed il Messina dimostra di meritare ampiamente il pareggio e lo trova al ventottesimo con una conclusione da fuori area di Costa Ferreira che si infila imparabilmente sotto l'incrocio dei pali alla destra dell'estremo difensore rossonero. Il Messina abbassa il ritmo e il Foggia si riaffaccia nell'area giallorossa con Leonetti che riesce ad incunearsi, ma colpisce debolmente consentendo la parata a Lagomarsini. Le emozioni del primo tempo finiscono qui. La ripresa ricalca il copione del primo tempo. Si ha la netta impressione che tra le due contendenti sia il Messina a cercare con maggiore caparbietà ' la vittoria e si fa pericoloso al settimo con il solito Costa Ferreira che manca il bersaglio da ottima posizione. Risponde il Foggia con Loiacono che spara addosso a Lagomarsini da pochissimi metri dalla porta su di un traversone di Cavallaro dalla destra. Sembra stanca la squadra di Grassadonia che ha corso tanto e il Foggia intorno al quarto d'ora diventa padrone del campo anche se presta il fianco al contropiede dei peloritani sempre pericoloso. Il Messina arretra ed il Foggia preme anche se gli ospiti coprono bene ogni tentativo dei padroni di casa. Alla mezz'ora e' bravo Lagomarsina a volare per deviare un calcio di punizione dal limite dell'area al veleno di Agnelli. Esce Cavallaro, autore del primo gol e spina nel fianco sinistro del Messina, vittima di crampi ed al suo posto entra Grea. Negli ultimi dieci minuti il Messina si rintana nella propria metà ' campo puntando decisamente a tenere il risultato di parità ', ma incredibilmente a sei minuti dal termine il Messina trova il gol del vantaggio con il solito Costa Ferreira che mette in rete sotto misura un traversone dalla sinistra. Il Foggia accusa il colpo e i minuti per recuperare sono pochi. Vince il Messina che comunque si è' dimostrata la squadra meglio messa in campo. Il Foggia ha poche attenuanti, ma forse la sconfitta lo punisce eccessivamente, sconfitta che conferma anche la sua tradizione negativa nella gare interne in notturna.
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