Gioia del Colle (Ba). Emetteva false note di credito per non pagare le tasse [CRONACA DELL GDF ALL'INTERNO]
![]() |
Un' auto pattuglia della Gdf. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 27 FEB. - l responsabile di un’impresa di Gioia del Colle (BA), operante nel settore del commercio e della riparazione di pneumatici, aveva messo in piedi un ingegnoso espediente per non pagare le tasse.
In buona sostanza, utilizzava “note di credito” nei confronti dei suo clienti con le quali diminuiva l’importo delle fatture. A metterlo nei guai sono stati i questionari ed i controlli incrociati dei Finanzieri della locale Tenenza, i quali hanno accertato che si trattava di documenti fiscali del tutto falsi.
Infatti, i clienti che avevano ricevuto le fatture nulla sapevano delle note di credito, create, evidentemente ad arte.
Inoltre, sono stati rilevati rapporti commerciali, in realtà inesistenti, nei confronti di una ditta individuale “evasore totale” risultata essere una vera e propria “cartiera” utilizzata per generare vantaggi di natura fiscale sia alla società di Gioia del Colle che ad altre.
L’ispezione fiscale ha permesso il recupero a tassazione di una base imponibile di oltre 7 milioni di euro, con IVA evasa per 1,6 milioni di euro. Per il legale rappresentante è scattata anche la denunzia all’Autorità Giudiziaria per reati di natura tributaria.
PORTO DI BARI: SEQUESTRATI OLTRE 6.000 CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI, RIPORTANTI IL MARCHIO “PEPPA PIG” – SEGNALATO ALL’A.G. UN RESPONSABILE
Sempre più incisiva l’attività di controllo posta in essere dai militari della Guardia di Finanza nel Porto di Bari per contrastare i traffici illeciti di ogni genere. Nel corso di un’operazione di servizio scaturita dall’attento monitoraggio di automezzi pesanti provenienti dall’Albania, i Finanzieri del Gruppo Bari, in collaborazione con funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nella locale area portuale hanno individuato e sottoposto a controllo un furgone trasportante prodotti tessili, di origine albanese. L’attenzione dei finanzieri veniva orientata, in particolare, su 66 colli di abbigliamento sportivo destinati ad una ditta pugliese, scortati da documentazione commerciale e doganale emessa da una ditta albanese. La verifica fisica dei capi di abbigliamento consentiva di riscontrare all’interno dei colli, diversamente da quanto riportato nella citata documentazione, n.4.295 magliette e n. 1.804 completini per bambini, riportanti il noto marchio internazionale “PEPPA PIG”. A seguito dei controlli svolti, il logo è risultato difforme dall’originale e riprodotto in assenza delle prescritte autorizzazioni. Il rappresentante legale della ditta importatrice è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per introduzione nello Stato di marchi contraffatti e per aver abusivamente duplicato e riprodotto un opera dell’ingegno tutelata dai diritti d’autore.
![]() |
I capi contraffatti sequestrati. (foto Gdf.) ndr. |
PORTO DI BARI: SEQUESTRATI OLTRE 6.000 CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI, RIPORTANTI IL MARCHIO “PEPPA PIG” – SEGNALATO ALL’A.G. UN RESPONSABILE
Sempre più incisiva l’attività di controllo posta in essere dai militari della Guardia di Finanza nel Porto di Bari per contrastare i traffici illeciti di ogni genere. Nel corso di un’operazione di servizio scaturita dall’attento monitoraggio di automezzi pesanti provenienti dall’Albania, i Finanzieri del Gruppo Bari, in collaborazione con funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nella locale area portuale hanno individuato e sottoposto a controllo un furgone trasportante prodotti tessili, di origine albanese. L’attenzione dei finanzieri veniva orientata, in particolare, su 66 colli di abbigliamento sportivo destinati ad una ditta pugliese, scortati da documentazione commerciale e doganale emessa da una ditta albanese. La verifica fisica dei capi di abbigliamento consentiva di riscontrare all’interno dei colli, diversamente da quanto riportato nella citata documentazione, n.4.295 magliette e n. 1.804 completini per bambini, riportanti il noto marchio internazionale “PEPPA PIG”. A seguito dei controlli svolti, il logo è risultato difforme dall’originale e riprodotto in assenza delle prescritte autorizzazioni. Il rappresentante legale della ditta importatrice è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per introduzione nello Stato di marchi contraffatti e per aver abusivamente duplicato e riprodotto un opera dell’ingegno tutelata dai diritti d’autore.
***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
Nessun commento