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Molfetta (Ba). 'Zia Margherita racconta che...'

Una immagine dell'incontro. (foto P.C.) ndr.

di Paola Copertino

MOLFETTA (BA), 27 FEB. - Un omaggio ad una donna unica ed indimenticabile, ma soprattutto uno spaccato di vita di un’ epoca che non c’è più, vuole essere il piacevole volume, raccolta di episodi e ricordi, scritto da Gennaro Gadaleta ed intitolato “ Zia Margherita racconta che..” presentato dalla Pia Unione Femminile dell’ Arciconfraternita di Santo Stefano presso l’ Aula magna del Seminario Vescovile alla presenza dell’ autore, del padre spirituale, don Michele Amorosini, del priore del sodalizio Dott Giuseppe Saverio Poli ,che ha curato anche la prefazione del libro, e della presidente femminile,Marianna Nappi. Il volumetto focalizza la sua attenzione su due aspetti di “ Zia Margherita” la donna e la consorella, inscindibili fra loro e che costituiscono i due lati di una stessa medaglia. Zia Margherita, ha affermato don Michele, all’ interno della confraternita era un a istituzione con i suoi riti rimasti memorabili, legati alla vita della confraternita, ma ancora più alle processioni in cui era onnipresente. Il libro si apre con una foto emblematica di zia Margherita e la dedica scritta dall’ autore la dice lunga sul perché abbia voluto omaggiare questa donna: “ricordando Margherita Gadaleta antica custode dello spirito e dell’ arguzia molfettese che fu amata e stimata da chi la conobbe e da un ‘ intera città”. Altra fotografia che racchiude un mondo intero, il suo, è quella che la ritrae accanto al Cristo Morto, suo amore eterno e sconfinato, che lei in occasione della Settimana Santa, lucidava con un suo fazzoletto riposto nel terzo cassetto del settimino. Questo era un vero e proprio rito perché era l’ occasione per zia Margherita per parlare con Cristo Morto e confidare pene e peccati. Il volume ,arricchito da altre foto su Molfetta e il tempo che fu, ha nella parte finale anche un glossario esplicativo dei termini dialettali e di altre lingue lingue citate nel testo per agevolare la lettura. In questi termini unici e per i più incomprensibili, si racchiude un mondo e un epoca con riti, tradizioni,figure, abitudini, storia e personaggi. Gli episodi narrati, racconta Gennaro Gadaleta, sono frutto delle conversazione fatte alla controra con Donna Margherita, flash di vita vissuta a cui lui ha aggiunto tutto il contorno storico contestualizzandoli. Proprio per questo,ha affermato la Nappi,avere nella propria biblioteca questo libro, significa portarsi a casa un pezzo di storia cittadina perche zia Margherita è un emblema della città. Gennaro Gadaleta,da nipote e profondo conoscitore dell’ Arciconfraternita, ha quindi tracciato la figura di questa donna definita grande, eccezionale, che primeggiava in tutto, che occupava la terza sedia in prima fila, sempre quella,nella chiesa di Santo Stefano dove svolgeva la funzione di crocerossina per i confratelli fornendo generi di conforto che davano di naftalina,anche questi profumi e sapori indimenticabili. Il dott. Poli ha anche raccontato all’ attento uditorio il rapporto privilegiato che lo legava a zia Margherita, donna di compagnia della nota poetessa Stella Poli. Era infatti una presenza fissa a casa sua e quindi l’ ha anche conosciuta come donna pratica , arguta, dalla battuta sempre pronta, capace di affrontare qualsiasi conversazione, dicendo la sua su ogni argomento. In quattordici capitoli Gennaro Gadaleta ha fatto rivivere in maniera viva e colorata fatti, ricordi, episodi di vita vissuta ripescandoli nella memoria. Si va dalle vicende legate al Pulo di Molfetta a suo sogno d’ amore infranto; dalle dichiarazione d’ amore giunta troppo tardi e una pagina storica:le elezioni,dal ballo in maschera con usi e costumi del tempo alle riunioni nei salotti borghesi, dalla dolce vita molfettese ai riti della Settimana Santa. Questi sono solo alcuni dei racconti spassosi presenti nel libro. Donna Margherita, come era rispettosamente chiamata da tutti quelli che la conoscevano,ha continuato il dottor Poli , fu una donna eccezionalmente al di fuori degli schemi e del vissuto della sua epoca. Gennaro Gadaleta con un pizzico di emozione ha raccontato a braccio fatti diventati ormai leggende ed entrati a far parte dell’ immaginario collettivo, mentre la presidente della Pia Unione ha dato lettura di un brano facendo rivivere la donna e la consorella. La presentazione del libro rientra nelle iniziative programmate per festeggiare i sessanta anni della Pia Unione Femminile di Santo Stefano e, proprio per ribadire l’ attualità del sodalizio e la sua vitalità, sono state festeggiate, a conclusione dell’ incontro, le neo consorelle. Il ricavato della vendita del libro è stato poi devoluto alle opere di beneficenza promosse dalla Bonta’ dell’ Ariconfraternita, da sempre vicina alle necessità e i bisogni del territorio.





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