Pedofilia, l'Onu avverte il Vaticano: consegnate i preti responsabili
P.zza San Pietro. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
GINEVRA, 6 FEB. (AGI) - Per il Vaticano la condanna e' senza mezzi termini e arriva dall'organismo che, piu' di altri, rappresenta la comunita' internazionale. "Siano immediatamente rimossi" e consegnati alle autorita' civili i preti responsabili di pedofilia, hanno intimato le Nazioni Unite alla Santa Sede in un rapporto che rappresenta un punto di svolta nello scandalo internazionale che tiene la Chiesa in allarme ormai da qualche anno. A muovere le accuse e' stato il Comitato per i diritti dell'infanzia del Palazzo di Vetro in un rapporto messo a punto dopo che a meta' gennaio aveva ascoltato i rappresentanti del Vaticano. "Il Comitato", si legge, "e' gravemente preoccupato dal fatto che la Santa Sede non abbia riconosciuto l'ampiezza dei crimini commessi, non abbia preso le necessarie misure per affrontare i casi di abusi sessuali e per proteggere i bambini, e abbia adottato politiche e pratiche che hanno portato a una continuazione degli abusi e all'impunita' dei responsabili".
Le vittime sono "decine di migliaia". La Santa Sede renda accessibili i propri archivi in modo che chi ha abusato e "quanti ne hanno coperto i crimini" possano essere chiamati a risponderne davanti alla giustizia. Il Vaticano, insomma, ha violato la Convenzione dell'Onu sui diritti dell'infanzia, ha affermato la presidente del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia, Kirsten Sandberg: "Non hanno fatto tutte le cose che avrebbero dovuto fare", ha aggiunto. La Santa Sede ha incassato, ma al tempo stesso ha preferito non replicare nel merito. Il Vaticano si prende del tempo per valutare il documento attraverso "minuziosi studi ed esami". Nei giorni scorsi monsignor Silvano Tomasi, capo della Delegazione della Santa Sede al comitato dell'Onu per i Diritti del Fanciullo, aveva sottolineato l'impegno della Chiesa per affrontare questo "crimine orrendo e abnorme" degli abusi, tanto a livello centrale della Santa Sede, con l'approvazione di 'Linee guida' per le Chiese locali, quanto a livello di base, nelle diverse articolazioni ecclesiali, in particolare nelle strutture educative.
Il rapporto del Palazzo di Vetro ha suscitato la reazione di diverse ong, da Save the Children - che ha sottolineato la "necessita' di predisporre procedure efficaci per la tutela di bambini e adolescenti nei luoghi che frequentano abitualmente"- all'organizzazione antipedofilia Caramella Buona, che segue diversi casi di minori abusati da preti in Italia e ha invitato il Vaticano a "fornire la lista dei sacerdoti o ex sacerdoti condannati dal rito canonico e, al tempo stesso, rimuovere i vescovi che hanno favorito, spesso con il loro silenzio, gli abusi avvenuti anche recentemente, nel nostro paese".
Se sul tema della pedofilia il Vaticano non sembra voler ingaggiare un braccio di ferro con l'Onu, diversamente vanno le cose quando dal Palazzo di Vetro si esorta la Santa Sede a rivedere le sue posizioni sull'aborto, sulla contraccezione e sull'omosessualita'. Il rapporto del Comitato invita la Chiesa a "rivedere le sue posizioni sull'aborto" nel momento in cui e' a rischio la vita e la salute delle donne incinte ed esprime critiche sulle posizioni della Santa Sede in merito alla contraccezione ai fini di tutelare le adolescenti e prevenire l'Aids. Per quanto riguarda l'omosessualita', ha sottolineato che le passate posizioni prese dalla Chiesa riguardo hanno "contribuito alla stigmatizzazione da parte della societa' e alle violenze contro adolescenti lesbiche, gay, bisessuali e transgender e contro i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso". Immediata e dura la replica del Vaticano, per bocca del ancora di monsignor Tomasi: "Probabilmente delle Organizzazioni non governative, che hanno interessi sull'omosessualita', sul matrimonio gay e su altre questioni, hanno avuto le loro osservazioni da presentare e in qualche modo hanno rafforzato una linea ideologica".
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