Sochi2014: Zoeggeler entra nella leggenda, Innerhofer argento nella libera
Armin Zoeggeler. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
SOCHI, 10 FEB. (AGI) - L'acuto di Christof Innerhofer squarcia il cielo sopra Rosa Khutor. Inizia il programma a cinque cerchi dello sci alpino e arriva la prima medaglia italiana a Sochi 2014. Il merito e' tutto del 29enne di Brunico, iridato a Garmisch 2011 nel superG, alla sua seconda Olimpiade dopo la trasferta avara di soddisfazioni di Vancouver. Stavolta 'Inner', ribattezzato 'Winner', cioe' vincitore, fa tutto bene o quasi. Perche' al netto della soddisfazione per un argento di qualita', il bolzanino non puo' non nutrire qualche rimpianto per l'andamento della gara, vinta a sorpresa dall'austriaco Matthias Mayer, mai andato a segno in Coppa del Mondo e capace di sfruttare il pettorale basso.
Il portacolori delle Fiamme Gialle, allenato da Gianluca Rulfi, parte alla grande, al primo intermedio ha ben 58 centesimi sul futuro olimpionico e prende tutti i rischi del caso per mantenersi veloce. Poi pero' la fatica si fa sentire sulle gambe e, dalla parte centrale, la pista non gli e' piu' cosi' amica. Secondo, a soli 6 centesimi, 4 in piu' del norvegese Kjetil Jansrud che, in un gioco di rivalita' tutta interna, rende ancora piu' insopportabile ad uno dei grandi favoriti della vigilia, Aksel Lund Svindal, medaglia di legno.
Tra i delusi di giornata ci sono anche lo svizzero Didier Defago, il campione uscente che non va oltre la 14esima piazza, e l'americano Bode Millar, ottavo.
Buona prestazione complessiva per la squadra azzurra. Peter Fill chiude settimo a 0"49 dal vincitore, Dominik Paris e' 11esimo a 0"90 e Werner Heel e' 12esimo a 0"93.
Ma l'altro capolavoro di giornata lo compie l'inossidabile Armin Zoeggeler. Il 40enne slittinista azzurro, portabandiera a Sochi, mantiene sino in fondo il terzo posto occupato sin dalla prima delle quattro manche del programma e porta a casa un bronzo che fa la storia. Perche' il carabiniere di Merano sale per la sesta volta consecutiva sul podio olimpico in gare individuali nella stessa specialita'. Un'impresa mai riuscita alle Olimpiadi, invernali come estive, e che puo' essere eguagliato solo da Valentina Vezzali, che nel fioretto individuale donne va sul podio ininterrottamente da cinque edizioni. Per eguagliarlo, la jesina dovra' qualificarsi per Rio 2016 e salire sul podio in Brasile.
Sul budello di Mountain Cluster, il Sanki Sliding Center, il bolzanino, che a caldo conferma la volonta' di non partecipare piu' ad Olimpiadi, deve arrendersi al tedesco Felix Loch (oro) e al russo Albert Demchenko (argeto). Sesto posto per Dominik Fischnaller, 19esimo Emanuel Rieder. Per l'Italia arriva anche la prima medaglia di legno a Sochi. La conquista suo malgrado Karin Oberhofer nella 7,5 km sprint femminile di biathlon, vinta ampiamente dalla slovena Anastasia Kuzmina, che bissa cosi' l'oro di Vancouver. La 28enne di Bressanone non sbaglia un colpo al poligono ma chiude in 21'34"7 e per pochi secondi manca il bronzo, conquistato dall'ucraina Vita Semerenko (21'28"5). A completare il podio l'argento della russa Olga Vilukhina, che arriva a 19"9 dalla Kuzmina. Oltre alla Oberhofer, ottima prestazione di Dorothea Wierer, sesta: le due regalano comunque all'Italia piazzamenti storici.
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