Calcio. Bari Cesena: Un pari senza reti ma con un pubblico d'altri tempi

Una immagine del pubblico. (foto L. Cisonno) ndr.

di Mimmo Loperfido

BARI, 26 MAR. - In 20.000 al san Nicola, per vedere Bari Cesena. In tribuna anche Igor Protti e Sandro Tovalieri. Il risultato (0-0) e la cronaca, per una volta, possiamo trascurarli; anche se, un golletto (al posto di un palo) sul finire della gara, non avrebbe fatto dispiacere al pubblico di fede biancotossa. E poteva starci. Godetevi le splendide foto di Leo Cisonno. L’era Matarrese è finita: la città sta vivendo questo definitivo, sofferto “bye-bye”, come una sorta di liberazione. Si aspetta con ansia l'esito dell'asta. Conservare il titolo in serie cadetta e poi consegnare la squadra ad un team che ci riporti ai “bei tempi”. Da quanto si sa, le cordate sarebbero quattro. Già questo è un buon risultato. In primoo luogo significa che in questa squadra, in questa città, in questa tifeoseria, molti ci credono. Poi, se di gruppi ce ne fosse stato solo uno, sarebbe stato legittimo il sospetto di un “ritorno al passato”? Nel senso che, i vecchi “padroni del vapore”, cambiandosi d'abito, avrebbero potuto cedere alla tentazione di riprendersi il giocattolo. Mandando avanti nella trattativa, un gruppetto di prestanome. Ma per fortuna, questa ipotesi può ritenersi remota. Salgono invece le quotazioni di una compagnia russa, specializzata nella distribuzione di gas. Gianluca Paparesta, ormai “plenipotenziario” dei destini biancorossi, vedrebbe con piacere questo matrimonio. E, perdonate la bieca battuta, sta ... caldeggiando questa ipotesi: come potrebbe essere diversamente trattandosi di “gas”?. Fra l'altro, non mancherebbe la “benedizione” di quel San Nicola a cui siamo soliti affidarci: il vescovo di Mira infatti, è tanto caro a noi altri, quanto ai “sudditi” dello zar Putin. Intanto, le carte si muovono. Le indispensabili procedure per restare nel “giro della serie cadetta”, grazie ai liquidatori ed ai loro consulenti vanno avanti. E' un momento in cui il processo evolutivo merita il contributo di tutti. Paparesta e company, devono dar fondo al loro riconosciuto giudizioso equilibrio, per fare tutto bene e presto. La squadra deve impegnarsi a non correre rischi di retrocessione. Il pubblico deve star vicino a squadra e società: quella che verrà, naturalmente.

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