Economia. Borsa: settimana a -1, 39% con crisi ucraina, male industriali
La Borsa di Milano. (foto) ndr. |
di Redazione
MILANO, 15 MAR. (AGI) - Settimana in forte calo per la Borsa di Milano con il Ftse Mib che ha perso l'1,39% rimanendo comunque sopra i 20mila punti (20.346 punti). Piazza Affari si e' mossa in un contesto internazionale fortemente ribassista, riuscendo comunque a contenere le perdite rispetto ai principali mercati europei, colpiti dalle vendite sui riflessi dell'escalation della crisi ucraina. Piu' in generale, l'All Share e' arretrato dell'1,37% a quota 20.715 punti.
Tra i titoli piu' penalizzati della settimana troviamo gli industriali e i finanziari, con alcune vistose eccezioni. Tra queste Unicredit, in rialzo del 5,03% nell'ottava in cui ha diffuso i conti 2013 con l'accantonamento di 9,3 miliardi per portare al 52% la copertura sui crediti deteriorati. Operazione che ha portato una perdita di 13,9 miliardi, mentre il piano industriale presentato in contemporanea fissa a 6,6 miliardi l'utile nel 2018. Tra gli altri finanziari, Intesa Sp -5,45%, Mediobanca -1,31%, Generali, nonostante l'ufficializzazione di un utile di 1,95 miliardi nel 2013, il migliore degli ultimi sei anni, ha perso l'1,42%. Altra eccezione per Mps che ha chiuso con un +8,94% sulle indiscrezioni di stampa circa l'interesse di Jc Flowers per il 20% dell'istituto detenuto dalla Fondazione. Particolarmente venduti gli industriali a maggior capitalizzazione: Finmeccanica -5,82%, Pirelli -5,35%, Fiat -2,26%. Calo anche per Telecom Italia con un -2,94% costato quota 0,8 euro per azione (0,7920) nella settimana in cui sono iniziate le grandi manovre in vista del 22 marzo, ovvero la scadenza per la presentazione delle liste per il rinnovo del cda nell'assemblea del 16 aprile: per la presidenza e' tornato di moda il nome del presidente di Borsa Italiana Massimo Tononi, gia' circolato a novembre scorso e rilanciato in settimana da fonti autorevoli come il candidato su cui punterebbe Telco, l'azionista di controllo della compagnia. Contrastati gli energetici: Enel +2,10%, Eni -1,21% e Saipem -1,74%, quest'ultima nonostante il balzo messo a segno nella seduta di venerdi' dopo la notizia di contratti per 2 miliardi di euro per costruire la prima linea del gasdotto South Stream.
In evidenza anche Autogrill (+3,08%) dopo i conti.
Il peggiore titolo in assoluto della settimana e' stato Moleskine (-19,76%), in scia ai conti 2013 e del nuovo piano al 2016.
Il migliore, invece, e' stato Telecom Italia Media con un sorprendente +86,05% in attesa che si perfezioni l'accordo sui mux di Timb con Rete A (Gruppo L'Espresso).
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