Italia-Usa: 20 minuti 'faccia a faccia' Napolitano-Obama
Napolitano e Obama. (foto ASCA) ndr. |
di Redazione
ROMA, 27 MAR. (ASCA) - Si e' concluso al Quirinale il colloquio tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. L'incontro, svolto nello studio alla Vetrata, e' durato 20 minuti ed e' stato esclusivamente un 'faccia a faccia' tra i due presidenti. Ora a Napolitano e a Obama si sono aggiunte le delegazioni italiana e statunitense guidate rispettivamente dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini e dal segretario di Stato John Kerry. Al termine dei colloqui e' previsto un pranzo di lavoro.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, oggi a Roma in visita ufficiale, ''trova un'Italia che vuole cambiare e che intende continuare ad essere solida nell'amicizia con gli Stati Uniti''. Lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un colloquio con il Messaggero in cui auspica un ''asse Italia-Usa per la crescita'' e definisce il presidente statunitense ''il mio ispiratore sul Jobs Act''. Obama, continua Renzi, ''trovera' un Paese che sa di dovere ai propri figli un cambiamento di prospettiva e di mentalita' sulle riforme e sulla costruzione di un Paese piu' moderno e giusto''. Il premier sostiene che ''la priorita' di Obama sul lavoro e' anche la nostra'', aggiungendo che ''il Jobs Act deriva proprio dall'aver individuato la medesima urgenza''.
'E' un grande onore per me. Sono un suo grande ammiratore. Grazie per avermi ricevuto''. E' quanto ha detto il presidente Usa, Barack Obama all'inizio del suo faccia a faccia con papa Francesco nel Palazzo Apostolico in Vaticano, dove il colloquio fra i due e' durato poco meno di un'ora. ''L'esercizio dei diritti alla liberta' religiosa, alla vita e all'obiezione di coscienza nonche' il tema della riforma migratoria'', sono stati i temi affrontati. In una nota diffusa dalla sala stampa vaticana, si puntualizza che ''si e' espresso anche il comune impegno nello sdradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo''. Da parte vaticana si parla di ''cordiali colloqui'' che hanno permesso ''uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all'attualita' internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte''. Obama, prima di accomiatarsi da papa Francesco, gli ha stretto lungamente la mano ed i due, con l'aiuto di un traduttore, hanno proseguito a parlare tenendosi strette le mani.
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