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Putin si prende la Crimea, Usa e Ue "Mosca fuori dal G8"

Il Presidente Putin. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 18 NOV. (AGI) - Accelera la crisi in Ucraina. Incurante delle sanzioni dell'Occidente, il Cremlino dice che adesso la Crimea e' parte del territorio russo. Una base dell'esercito ucraino a Sinferopoli e' stato presa d'assalto e un soldato ucraino e' stato ucciso, e due altri feriti. Per tutta risposta, Kiev ha autorizzato i militari ucraini in Crimea a utilizzare le armi e il premier, Arseniy Yatsenyuk, in una riunione d'emergenza con il suo governo, ha detto il conflitto con la Russia "sta passando dalla fase politica a quella militare". "I soldati russi hanno cominciato a sparare contro i militari ucraini, e questo e' un crimine di guerra", ha detto. Secondo un portavoce della polizia della Crimea, vicina al Cremlino, nello stesso incidente e' rimasto ucciso anche un membro della milizia di "autodifesa". E nella piu' tangibile dimostrazione che i rapporti tra occidente e Mosca sono tornati ai livelli piu' difficili, la Russia e' stata 'sospesa' dal G8; e i Paesi del G7 hanno deciso di incontrarsi la settimana prossima a margine del Summit nucleare a L'Aja per discutere le misure da prendere contro la Russia. I leader dei Sette paesi piu' industrializzati del mondo (Usa, Canada, Giappone, Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna a cui si aggiungera' l'Unione Europea) denunceranno nella citta' olandese la 'violazione' della sovranita' ucraina da parte di Mosca dopo aver sospeso i preparativi del summit del G8 di Sochi a giugno. Queste le tappe principali di una giornata convulsa. Incurante delle sanzioni occidentali, la Russia si prepara ad annettersi la Crimea e a inglobarla nella Federazione, annullando la cessione all'Ucraina che fu decisa da Nikita Krusciov nel 1954. Protettivo verso la Crimea, "da sempre parte della Russia", sprezzante verso l'Occidente che a suo dire "ha passato il segno" sull'Ucraina, il capo del Cremlino ha dato il via libera all'annessione della penisola, in un discorso patriottico e dai toni quasi bellicosi, appena 48 ore dopo il plebiscito per la secessione da Kiev. Al Cremlino, nella sala di San Giorgio, davanti alle Camere riunite del Parlamento, ai governatori regionali e ai leader della Crimea, Putin non ha lasciato spazio al dialogo per la soluzione della crisi, che da due settimane sta facendo ripiombare in un clima da Guerra Fredda i rapporti tra Mosca e Occidente. Il presidente ha ribadito che la Crimea e' parte della Russia e lo sara' sempre, ha detto di non volere ulteriori divisioni dell'Ucraina ma ha avvertito che Usa e Ue, con la loro politica "E' una parte inscindibile dalla Russia", ha avvertito Vladimir Putin, intervenendo al Cremlino davanti a deputati e senatori russi che lo hanno accolto con un'ovazione. Il presidente ucraino, Oleksandr Turchynov, lo ha accusato di agire "come la Germania nazista". L'Unione europea ha detto che "non riconosce e non riconoscera' l'annessione". Gli Usa hanno minacciato nuove sanzioni e ventilato la possibilita' che facciano "manovre militari" nel Baltico. E il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha reagito dicendo che le sanzioni sono "inaccettabili" e "non rimarranno prive di conseguenze" L'amministrazione Usa e' preoccupata anche da un'incursione della Russia nella parte orientale dell'Ucraina, che sarebbe un atto "oltraggioso", ha detto il segretario di Stato, John Kerry, e una sfida enorme per la comunica' internazionale. Domani a Mosca si attendeva il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che invece non andra' perche' l'annullata missione e' stata resa pubblica.





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