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Rutigliano (Ba). Ripulisce il conto corrente dell’anziano che accudiva come badante. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Un posto di controllo dei cc. (foto cc.) ndr.
La donna è stata denunciata dai cc.

di Redazione

RUTIGLIANO (BA), 14 MAR. - Pensando di non essere scoperta si era impossessata del postamat dell’anziano 80enne che accudiva come badante effettuando, in diverse circostanze, numerosi prelievi dallo sportello postamat dell’Ufficio Postale di Rutigliano. Scoperta dai carabinieri della locale Stazione è stata deferita in stato di libertà con l’accusa di furto aggravato. L’indagine ha consentito di appurare che la donna, una 22enne del luogo, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e marzo di quest’anno, dopo essersi impossessata della carta intestata al signore avrebbe effettuato alcun prelievi dall’ufficio postale per un importo complessivo di 1500 euro. La perquisizione eseguita nell’abitazione della stessa ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro il “postamat". 

BARI: SEQUESTRO ANTIMAFIA DEI CARABINIERI DI CENTINAIA DI SLOT MACHINE, DI 8 SOCIETA’, DI APPARTAMENTI, AUTO E CONTI CORRENTI PER OLTRE 50 MILIONI DI EURO 

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un sequestro preventivo di beni ai sensi della legislazione antimafia, disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Il sequestro riguarda centinaia di slot machine e 6 società di gestione e commercio del settore del gioco d’azzardo, nonché una società di commercio all’ingrosso di ortofrutta, una società di gestione di un bar pizzeria, 13 immobili tra locali commerciali e appartamenti, due terreni agricoli, 13 auto e 20 conti correnti accesi in 6 istituti di credito. I beni, per un valore di oltre 50 milioni di euro, sono risultati tutti riconducibili al 59enne barese Francesco VAVALLE, pluripregiudicato, contiguo al potente clan mafioso barese dei MERCANTE. Tra le auto sequestrate anche l’Audi S6, ancora crivellata di colpi di Kalashnikov, sulla quale ha trovato la morte lo scorso 15 febbraio il genero di VAVALLE, Donato SIFANNO, nell’ambito di una faida che da tempo contrappone i principali clan mafiosi del quartiere San Paolo.





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