Teatro. DOMANI ANONIMA GR torna a teatro con 'UN FATTACCIO ALL'IMPROVVISO'

La locandina dell'evento. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 13 MAR. - L'Anonima G.R. torna a teatro in una nuova e accogliente «casa»: è il Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1), dove lo storico duo, formato da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, tornerà in scena a partire da venerdì 14 marzo, alle 21, con la pièce «Un fattaccio all'improvviso». Lo spettacolo sarà replicato sabato 15 e domenica 16 marzo, e poi ancora nei weekend successivi (sabato 22, domenica 23, sabato 29 e domenica 30 marzo, sempre alle 21; la domenica doppio spettacolo, alle 18 e alle 21). In scena, insieme a Marmone e Schiavarelli, anche Mimmo Pesole, Lia Cellamare, Lorenzo Mercante, Leo Solfato. Regia di Dante Marmone. Può capitare che in una famiglia qualunque, inaspettatamente, possa accadere “un fattaccio all’improvviso” che mette a subbuglio la vita, i sentimenti e i legami tra parenti e amici. Gloria e Guido Cazzullo sono infatti una coppia tranquilla: lei casalinga, lui rappresentante di medicinali. Un giorno Guido, coinvolto da un suo amico, accetta un lavoretto extra per arrotondare lo stipendio. Si tratta di un trasporto di salumi da Genova a Bari. Questo lavoretto, all’apparenza facile e tranquillo, si rivelerà una trappola infernale e la tranquilla coppietta si ritroverà a vivere in un vero e proprio thriller, fra pistolettate, polizia in agguato ed omicidi... In tutta questa escalation di terrore, entra in casa un operaio dell’Enel che deve semplicemente controllare il contatore della luce e che si trova, a sua insaputa, coinvolto in una serie di eventi esagerati: la sua presenza non farà che complicare le cose. In questo spettacolo scritto da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, l’Anonima G.R., con la satira e la comicità, affronta il tema scottante della violenza e del cinismo dilagante, ironizzando anche sulle ormai tanto diffuse produzioni cinematografiche o televisive che investono in questi sentimenti estremi per attirare l’attenzione del pubblico, creando in tutti noi una sorta di assuefazione.

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