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Bari. Guida in stato di ebbrezza. Controlli e denunce dei carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Una 'gazzella' dei cc. di Bari. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 12 APR. - Da inizio anno i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bari, nell`ambito di quotidiani controlli finalizzati a prevenire e reprimere comportamenti di guida rischiosi dovuti all’abuso di alcool e sostanze stupefacenti hanno rilevato complessivamente 21 violazioni all’art. 186 del Codice della Strada commesse da altrettanti giovani sorpresi alla guida in stato di ebbrezza. Nove di questi sono stati deferiti in stato di libertà poiché sorpresi con un tasso alcolico oltre lo 0,8 g/l. Per sette giovani con un tasso tra lo 0,5 e lo 0,8 g/l invece è stata contestata la sola violazione amministrativa. 5 infine si sono rifiutati di sottoporsi all’accertamento venendo comunque deferiti in stato di libertà. Un 21enne di Fasano è stato addirittura sorpreso con un tasso di 2,0 gr/lt, ben 4 volte superiore al consentito. Complessivamente 21 sono state le patenti di guida ritirate. I controlli, finalizzati a prevenire gli incidenti stradali, saranno intensificati con l’approssimarsi delle festività nei pressi di locali notturni, discoteche e luoghi di aggregazione giovanile mediante l’impiego di apparecchiature specifiche quali l’etilometro. 

BARLETTA (BT): NASCONDEVA LO STUPEFACENTE DENTRO LA BORSA DEL PASSEGGINO. TRE ARRESTI DEI TA CON DUE COMPLICI 

I Carabinieri della Stazione di Barletta hanno arrestato tre giovani del luogo, un 27enne, una 22enne e un 21enne, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre, convinti di passare inosservati grazie all’insolita modalità di spaccio, sono stati comunque scoperti e bloccati dai carabinieri. La donna infatti fingeva di accudire il figlio neonato che si trovava all’interno di un passeggino. In realtà quei movimenti erano solo un artifizio per prelevare la sostanza e cederla ai clienti. Nel passeggino oltre ad un neonato i carabinieri hanno rinvenuto 47 dosi di marijuana pari a 35 grammi che sono stati sottoposti a sequestro. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, i due giovani sono stati associati presso la locale casa circondariale mentre la complice collocata ai domiciliari. 

MOLA DI BARI (BA): RAPINA IN BANCA CON TAGLIERINO. I CARABINIERI ARRESTANO UN SORVEGLIATO SPECIALE DI BARI SAN PAOLO 

Taglierino alla mano ha fatto irruzione in un Istituto di Credito di Mola di Bari dove, minacciando la direttrice, si è impossessato di 3500 euro in contanti. Identificato è finito in manette. Si tratta di un sorvegliato speciale 35enne barese, arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per rapina aggravata in concorso. I fatti risalgono alla mattina dello scorso 14 febbraio quando l’uomo, unitamente ad un complice in corso di identificazione, si introduceva nella filiale della “Banca Popolare di Puglia e Basilicata” di Mola di Bari, facendosi consegnare il denaro contenuto nella cassa per poi darsi alla fuga. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che al termine di un’efficace attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, sono riusciti ad identificare il 35enne, raccogliendo sul suo conto numerosi elementi di responsabilità in merito alla rapina. Tratto in arresto il 35enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari. 

BARI: SCAPPA DAI DOMICILIARI E CORRE AD ACCOLTELLARE EX MOGLIE E SUOCERA. ARRESTATO DAI CC. 

Nonostante fosse sottoposto ai domiciliari, in preda ai fumi dell’alcol, ha impugnato un coltello e si è portato presso l’abitazione della ex moglie a Bari vecchia aggredendola con un coltello da cucina davanti a suocera e cognato. Si tratta di G.M., 43enne barese, arrestato in flagranza dai militari del Nucleo Radiomobile di Bari con le accuse di atti persecutori, evasione e lesioni personali. L’uomo è stato rintracciato ancora insanguinato mentre stava per tornare a casa dopo la spedizione punitiva. Per le due donne, madre e figlia, diverse ferite superficiali e graffi, ne avranno per 10 giorni. La sua furia è stata interrotta dalla decisa reazione dei familiari della ex moglie, preoccupati anche della presenza delle figlie minori. L’aggressore si è dato poi alla fuga quando ha capito che erano stati chiamati i carabinieri, che infatti lo hanno arrestato subito dopo. Ora si trova nel carcere di Bari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.





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