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CdV. Lo Ior e' salvo, Papa Francesco vara la riforma

Papa Francesco. (fotoAgi) ndr.

di Redazione

CdV, 7 APR. (AGI) - Lo Ior continuera' a vivere. Papa Francesco ha deciso cosi'. Ed anzi la sua riforma prevede un "adeguamento sostenibile" alle norme internazionali, come dire che non sara' drastica ma graduale. Dopo lo scandalo seguito all'arresto di monsignor Nunzio Scarano con l'accusa di riciclaggio e al conseguente allontanamento di Paolo Cipriani e Massimo Tulli dalla direzione generale, il Papa aveva pensato invece alla chiusura dell'Istituto delle Opere di religione. "Io non so - aveva confidato - come finira' lo Ior; alcuni dicono che, forse, e' meglio che sia una banca, altri che sia un fondo di aiuto, altri dicono di chiuderlo". Ma aveva aggiunto: "mi fido del lavoro delle persone dello Ior, che stanno lavorando su questo, anche della Commissione. Il presidente dello Ior rimane, lo stesso che era prima; invece il direttore e il vicedirettore hanno dato le dimissioni. Dobbiamo trovare il meglio: le caratteristiche dello Ior, sia banca, sia fondo di aiuto, sia qualsiasi cosa sia, dovranno essere trasparenza e onesta'". E alla fine e' prevalsa l'opinione di quanti in Curia sostenevano che allo Ior non si potesse rinunciare. Papa Francesco - infatti - ha approvato una proposta sul futuro dell'Istituto per le Opere Religiose, riaffermando l'importanza della missione dello Ior per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Citta' del Vaticano. "Lo Ior - si legge nel testo diffuso questa mattina - continuera' a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo. I significativi servizi che possono essere offerti dall'Istituto assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero". A presentare la proposta di riforma al Papa e' stato il nuovo "superministro" dell'Economia, cioe' il prefetto della Segreteria per l'Economia, cardinale George Pell, che ha preso possesso del suo ufficio appena la scorsa settimana, "con il consenso - precisa il comunicato - del cardinale Santos Abril y Castello, presidente della Commissione Cardinalizia dello Ior". "La proposta - precisa la nota - e' stata definita sulla base di informazioni sullo status legale dello Ior e sull'operativita' svolta, informazioni raccolte e presentate al Santo Padre e al suo Consiglio di Cardinali dalla Commissione referente sullo Ior, presieduta dal cardinale Raffaele Farina, nel febbraio 2014". Da parte sua Pell, sottolinea la nota vaticana, ed e' il passaggio chiave del documento, "ha confermato l'importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture legali e normative della Santa Sede e dello Stato della Citta' del Vaticano con le 'best practice' regolamentari internazionali". "Una efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operativita' avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013, sono fondamentali - spiega il testo vaticano - per il futuro dell'Istituto". "Con la conferma della missione dello Ior e facendo seguito alla richiesta del cardinale-prefetto Pell, il presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello Ior - spiega la nota vaticana a nome dei dirigenti - porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo Ior possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Citta' del Vaticano". In ogni caso, "il piano sara' presentato al Consiglio dei Cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l'Economia". E "le attivita' dello Ior continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell'Autorita' di Informazione Finanziaria, competente nell'ambito della Santa Sede e dello Stato della Citta' del Vaticano". In proposito la nota ricorda che all'interno della Santa Sede e dello Stato della Citta' del Vaticano "in conformita' ai Motu Proprio dell'8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l'8 ottobre 2013, e' stata introdotta un'ampia e articolata struttura legale e istituzionale finalizzata a regolare le attivita' finanziarie".





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