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Estero. Camerun: rapiti due preti vicentini, Farnesina attiva unita' di crisi

La diocesi di MArua Mocol;. (foto ASCA) ndr.
I sacerdoti sono stati sequestrati insieme ad una suora canadese da un gruppo di uomini armati nella diocesi di Maroua-Mokolo'

di Redazione

VICENZA, 5 APR. (ASCA) - Due preti della diocesi di Vicenza, don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri, sono stati rapiti nella notte nel nord del Camerun insieme ad una suora canadese della Divina Volonta', casa madre a Bassano del Grappa. La Farnesina ha attivato un'unita' di crisi. Don Marta era in Camerun (diocesi di Maroua, al nord del Paese) da oltre 6 anni, don Allegri dal settembre scorso, dopo una presenza precedente di una decina d'anni. Proprio oggi i due sacerdoti, insieme agli altri missionari vicentini, dovevano incontrarsi per verificare nuove misure di protezione, dopo le minacce ricevute, pare da ambienti islamici. Mons.Beniamino Pizziol, il vescovo diocesano, si e' raccolto in preghiera ed ha invitato la Chiesa berica a fare altrettanto. Nessun'altra dichiarazione, se non un invito alla prudenza perche' - ha spiegato - ''la situazione e' complicata''. Sulla drammatica notizia del rapimento di due missionari fidei donum vicentini e della suora canadese, il direttore del Centro missionario diocesano di Padova, don Gaetano Borgo, si fa portavoce per la Chiesa di Padova, di un sentimento di vicinanza e un invito alla preghiera: ''Abbiamo appreso la grave notizia del rapimento di due presbiteri fidei donum di Vicenza e di una suora canadese nella diocesi di Maroua-Mokolo' in Cameroun. Accompagniamo le famiglie di don Giampaolo Marta e di don Gianantonio Allegri, la chiesa sorella di Vicenza, il vescovo Beniamino e la famiglia missionaria della sorella canadese, in questo momento di apprensione con preghiere e amicizia fraterna. La generosita' e l'impegno nella missione africana da sempre ci racconta il bene profuso e i segni indelebili di profondo amore al Vangelo e di servizio all'uomo e alla sua dignita'. Siamo uniti nella preghiera al popolo vicentino che chiede alla Madonna di Monte Berico il repentino rilascio e che infonda speranza nel cuore di tutti''.





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