Estero. Ucraina: tregua Pasqua fallita, riprende il Risiko
Immagini di violenza in Ucraina. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
KIEV, 22 APR. (AGI) - L'est dell'Ucraina riprende a ribollire, fa vacillare gli accordi di Ginevra e nella cintura attorno alla Repubblica ex sovietica riprende il Risiko tra Mosca e gli Stati Uniti: la tregua di Pasqua, violata continuamente, e' fallita.
Dopo la tregua di Pasqua, peraltro violata, il presidente ucraino Oleksander Turchynov ha ordinato alle forze armate di Kiev di riprendere le operazioni anti-terrorismo contro i separatisti filo-russi nelle regioni orientali. Turchynov ha spiegato che questa e' la risposta al ritrovamento a Slavyansk, nella regione di Donetsk, dei cadaveri di "due persone brutalmente torturate", di cui una e' stata identificata con uno scomparso consigliere comunale di Horlyva. Turchynov ha dichiarato che "questi crimini sono stati commessi con il pieno sostegno e la connivenza della Russia".
I separatisti filo-russi che controllano oltre Slavyansk diverse altre citta' nelle regioni orientali finora non hanno rispettato l'accordo raggiunto a Ginevra il 17 aprile tra Russia, Usa, Ue e Kiev, che li obbliga a deporre le armi e abbandonare gli edifici pubblici occupati. Ne sarebbe prova il danneggiamento, reso noto da Kiev, proprio a Slavyansk di un aereo da trasporto militare ucraino, un Antonov An-30, a causa dei colpi sparati mentre era in volo di ricognizione sulla citta'.
Il fuoco contro l'Antonov sarebbe stato aperto poche ore dopo che il vicepresidente Usa Joe Biden ha lasciato Kiev al termine di una visita di due giorni, in cui aveva ribadito il sostegno al governo ucraino e la richiesta alla Russia di ritirare le truppe al confine. Nella conferenza stampa dopo il colloquio con il premier Arseni Yatseniuk, i toni di Biden erano stati fermi: "E' ora che la Russia smetta di parlare e cominci a passare all'azione per rispettare gli accordi di Ginevra", ha incalzato Biden, chiedendo a Mosca di "convincere i separatisti filo-russi" a deporre le armi e ad abbandonare gli edifici occupati nelle citta' del sud-est. Biden ha assicurato che gli Usa restano a fianco di Kiev che si trova a fronteggiare "umilianti minacce".
A Bruxelles intanto, otto giorni dopo la decisione del Consiglio Ue di allungare la lista delle persone colpite da sanzioni per l'annessione della Crimea, i lavori sono ancora in corso. Il portavoce dell'alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton, Michael Mann, ha spiegato che "la preparazione delle sanzioni", che in questa fase consistono nel congelamento dei beni e nel blocco dei visti per viaggiare in Europa, "richiede tempo" e "dipende da come evolve la situazione sul terreno". Mosca pero' non sembra intimorita: lo scambio di "liste nere" tra Occidente e Mosca porta in un "vicolo cieco", ma in ogni caso siamo "pronti" ad affrontare le sanzioni occidentali e "non permetteremo che i nostri cittadini diventino ostaggio di giochi politici", ha spiegato il premier Dmitry Medvedev che ha anche indicato in 180 miliardi di euro l'ammontare degli aiuti russi all'Ucraina nel dopo-Urss.
Occidente e Mosca continuano ad alternare al dialogo segnali militari e di rottura diplomatica. La Russia ha espulso il primo segretario dell'ambasciata canadese in risposta alla stessa misura adottata recentemente da Ottawa contro l'addetto militare russo presso la legazione russa. Dal canto loro, Washington rafforza ulteriormente lo schieramento di forze ai confini con la Russia per rassicurare gli alleati Nato che temono lo schieramento di truppe russe al confine con l'Ucraina mentre la crisi e' ancora aperta. Il Pentagono ha annunciato l'invio di 600 soldati tra Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia ufficialmente per esercitazioni. Lo ha riferito il Pentagono. Varsavia da sola ne aveva chiesto almeno 10.000. Gli Usa hanno gia' schierato in Polonia 12 caccia-bombardieri F-16, aerei da trasporto e radar volanti Awacs oltre a 300 avieri. In Lituania ci sono 10 caccia F-15. Una compagnia di 150 soldati della 173esima brigata paracadutisti di base a Vicenza arrivera' in Polonia domani mentre altri 450 saranno nei prossimi gionri nei tre stati baltici per prendere parte ad una serie di nuove manovre militari "in programma per i prossimi mesi ed anche oltre", ha spiegato il portavoce del Pentagono, il contrammiraglio John Kirby, che ha concluso chiarendo che al momento non e' stato deciso l'esatto termine della presenza di questo contingente ulteriore di soldati americani in Europa, "ma (resteranno) almeno fino alla fine dell'anno". Riprende il timore dell'orso russo: la Finlandia, a portata di artigli, cerca rifugio nella Nato nonostante sia stata presentata da Mosca come modello di una futura neutralita' di Kiev nello scacchiere europeo. Helnsinki ha firmato un intesa preliminare (memorandum of understanding) con l'Alleanza in cui si stabilisce che il Paese e' pronto a ricevere assistenza militare da forze straniere e ad ospitare sul proprio territorio aerei e navi da guerra di altri Paesi.
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