Molfetta (Ba). Padre e figlio morti in cisterna. Hanno tentato di salvare un congiunto
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I soccorsi dei Vigili del Fuoco. (foto AdnKronos) ndr. |
di Redazione
MOLFETTA (BA), 8 APR. (ADNKRONOS) - Due operai, padre e figlio, sono morti in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto alle 11 presso il Centro Ittico 'Di Dio' a Molfetta, in provincia di Bari.
Nicola e Vincenzo Rizzi, rispettivamente di 50 e 28 anni, lavoravano per una impresa di spurgo fogne. Sono annegati all'interno di una vasca interrata di raccolta liquami. Un terzo operaio, Alessio Rizzi, figlio e fratello delle vittime, è rimasto ferito. E' ricoverato in osservazione in ospedale a Bisceglie, le sue condizioni non sono gravi.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, gli operai della ditta esterna ('Rizzi autospurgo') erano al lavoro per pulire una cisterna. Il primo a calarsi sarebbe stato proprio Alessio Rizzi, che però sarebbe subito svenuto per colpa di alcune esalazioni.
A quel punto è intervenuto il padre Nicola che è riuscito a tirare fuori il figlio, ma a sua volta si è sentito male ed è precipitato nella cisterna piena di liquami. Vincenzo Rizzi, l'altro figlio, ha provato a salvare il padre ma è svenuto ed è caduto assieme al padre. I due sono morti affogati.
L'unico sopravvissuto è ricoverato all'ospedale di Corato ma non corre pericolo di vita. La dinamica del duplice infortunio mortale assomiglia sinistramente a quella della tragedia della Truck Center avvenuta sempre nella zona industriale di Molfetta il 3 marzo del 2008, quando morirono cinque persone a causa delle esalazioni di un'autocisterna.
Anche in quel caso il tentativo di salvare i colleghi aggravò il bilancio. Giovedì il medico legale Alessandro Dell'Erba eseguirà l'autopsia, il camion spurgo e la cisterna sono state sequestrate dai carabinieri per svolgere degli accertamenti. Il pubblico ministero Conticelli, uscendo dal luogo dell'incidente, ha detto ai giornalisti che ''potrebbe essersi trattato di una imprudenza''.
AGGIORNAMENTO - Sono buone le condizioni di salute di Alessio Rizzi, il ragazzo di 21 anni coinvolto oggi nell'incidente sul lavoro avvenuto a Molfetta.Il ragazzo stava lavorando con il padre e il fratello nell'azienda ittica di famiglia. Soccorso e rianimato dal 118, è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Bisceglie. Resta la prognosi riservata per 48 ore: è necessario infatti monitorare il suo quadro clinico.
VINCENZO DI PACE CISL BARI : CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA MA RIBADIAMO CHE GLI ORGANI COMPETENTI LEGISLATIVI DEVONO PORRE PRIORITARIO L’OBBLIGO INFO FORMATIVO PER QUESTI LAVORATORI
La Cisl è vicina ed esprime il proprio cordoglio ai familiari dei morti sul lavoro di Molfetta". Così il Segretario generale della Cisl di Bari Vincenzo Di Pace commenta la notizia della tragedia accaduta a Molfetta che ha visto la morte di due persone, un padre ed un figlio di Bitonto, impegnati nella loro attività lavorativa. Una tragedia che giunge dopo 6 anni da quel 3 marzo del 2008 quando, sempre a Molfetta, morivano per ragioni simili cinque operai. Da quel giorno si sono intensificate le norme grazie al nuovo articolato sulla salute e sicurezza sul lavoro, varato proprio dopo pochi giorni dalla tragedia, eppure, nonostante gli eventi drammatici accaduti, sembra che quanto fatto non sia stato sufficiente ad evitare questa ennesima tragedia. Da tempo, la Cisl chiede agli organi competenti legislativi di porre come prioritario l'obbligo info-formativo anche per questi lavoratori. Non è più possibile considerare queste forme di lavoro "differenti a ribasso" sul piano delle tutele e della prevenzione, in confronto a tutte le altre tipologie contrattuali. Attendiamo di conoscere la dinamica dell’incidente che comunque non serve a lenire il dolore della famiglia e di noi tutti.
- Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio e il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio si uniscono al dolore della famiglia Rizzi. Sgomento, senso di ingiustizia, fragilità sono i sentimenti che pervadono le comunità cittadine. Queste morti sono difficili da accettare. In segno di rispetto e cordoglio i sindaci hanno concordato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali.
AGGIORNAMENTO - Sono buone le condizioni di salute di Alessio Rizzi, il ragazzo di 21 anni coinvolto oggi nell'incidente sul lavoro avvenuto a Molfetta.Il ragazzo stava lavorando con il padre e il fratello nell'azienda ittica di famiglia. Soccorso e rianimato dal 118, è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Bisceglie. Resta la prognosi riservata per 48 ore: è necessario infatti monitorare il suo quadro clinico.
VINCENZO DI PACE CISL BARI : CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA MA RIBADIAMO CHE GLI ORGANI COMPETENTI LEGISLATIVI DEVONO PORRE PRIORITARIO L’OBBLIGO INFO FORMATIVO PER QUESTI LAVORATORI
La Cisl è vicina ed esprime il proprio cordoglio ai familiari dei morti sul lavoro di Molfetta". Così il Segretario generale della Cisl di Bari Vincenzo Di Pace commenta la notizia della tragedia accaduta a Molfetta che ha visto la morte di due persone, un padre ed un figlio di Bitonto, impegnati nella loro attività lavorativa. Una tragedia che giunge dopo 6 anni da quel 3 marzo del 2008 quando, sempre a Molfetta, morivano per ragioni simili cinque operai. Da quel giorno si sono intensificate le norme grazie al nuovo articolato sulla salute e sicurezza sul lavoro, varato proprio dopo pochi giorni dalla tragedia, eppure, nonostante gli eventi drammatici accaduti, sembra che quanto fatto non sia stato sufficiente ad evitare questa ennesima tragedia. Da tempo, la Cisl chiede agli organi competenti legislativi di porre come prioritario l'obbligo info-formativo anche per questi lavoratori. Non è più possibile considerare queste forme di lavoro "differenti a ribasso" sul piano delle tutele e della prevenzione, in confronto a tutte le altre tipologie contrattuali. Attendiamo di conoscere la dinamica dell’incidente che comunque non serve a lenire il dolore della famiglia e di noi tutti.
- Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio e il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio si uniscono al dolore della famiglia Rizzi. Sgomento, senso di ingiustizia, fragilità sono i sentimenti che pervadono le comunità cittadine. Queste morti sono difficili da accettare. In segno di rispetto e cordoglio i sindaci hanno concordato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali.
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