Teatro. 'Taxi a due piazze' al Teatro Team di Bari: Gianluca Guidi mattatore
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Una immagine della rappresentazione. (foto art.) ndr. |
di Romolo Ricapito
BARI, 27 APR. - E' andato in scena al Teatro Team di Bari il nuovo adattamento italiano della commedia di Ray Cooney "Taxi a due piazze", con l'interpretazione principale e la regia di Gianluca Guidi.
Silvia Delfino e Claudia Ferri interpretano le due mogli, mentre c'è anche la partecipazione straordinaria di Ninì Salerno.
La scena si apre all'interno di un soggiorno borghese: su un divano bianco Carla e Barbara, ognuna nelle proprie abitazioni (le scene ambientate in posti diversi sono rappresentate insieme, per praticità , durante l'intera commedia) preoccupate per i mariti, assenti da troppo tempo da casa, contattano i commissariati delle rispettive zone , Roma- Prati e l'Aurelio.
I mariti, anzi il marito - perché trattasi di un bigamo- è un tassista che, venuto alle mani con due teppisti per difendere una vecchietta, ha accusato una lieve commozione cerebrale durante un turno di lavoro.
Mario Rossi (il fedifrago) in stato confusionale, dà in ospedale due differenti indirizzi: quelli dei due appartamenti nei quali vive il suo doppio ménage matrimoniale con Carla e Barbara, l'una bionda, l'altra mora.
L'uomo è un calcolatore a tutto tondo: grazie agli orari diversi delle corse dei taxi, può giostrare con abilità il doppio matrimonio; inoltre le due consorti sono ambedue delle valide lavoratrici, per cui egli non deve faticare troppo per mantenerle.
Da questa situazione- limite partiranno equivoci che genereranno continuamente dei nuovi equivoci, come un sasso gettato in acqua produce cerchi concentrici che lentamente si espandono.
L'inserimento di un inquilino "gay" del piano di sopra ( di uno due appartamenti) , tale Bobby Franchetti, stilista, dovrebbe movimentare il tutto; mentre esistono anche due commissari, più un amico fidato , Walter Fattore, che copre le gesta del tassista .
La rappresentazione è in generale dignitosa, ma non eccelsa, perché priva di ricercati guizzi artistici e inoltre abbastanza anacronistica per una realtà italiana e, nella fattispecie, romana,
Ambientata appunto a Roma, la pièce è ben diretta da Gianluca Guidi, noto anche per essere figlio dei mattatori Johnny Dorelli e Lauretta Masiero.
Le situazioni rappresentate in un "doppio" ambiente virtuale risultano però a mano a mano ripetitive e stancanti.
Inoltre viene sfruttato troppo il ricorso agli equivoci sugli omosessuali: il tassista tenterà di giustificarsi con le forze dell'ordine (per nascondere la sua bigamia) sostenendo di essere l'amante del suo migliore amico, Walter .
Anche le ironie sul cognome Fattore e la conseguente finzione che egli sia un fattore di un appezzamento di campagna dove Mario Rossi si sarebbe rifugiato non divertono, mentre il protagonista darà luogo a una serie di invenzioni mirabolanti: per occultare l'esistenza delle consorti farà credere che una delle due sia una monaca, l'altra un travestito.
Sono presenti inoltre riferimenti alla cultura degli anni Sessanta come un accenno al brano Quizas, Quizas, Quizas, in realtà del 1948, ma reso popolare dall'attrice Doris Day, nel 1964. Vi è quindi anche una citazione di Coccinelle, la prima artista transessuale a raggiungere la popolarità con un cambio di sesso.
La vera spalla di Gianluca Guidi è Gianluca Ramazzotti, ex del Bagaglino, nei panni di Fattore . Ma un apprezzamento speciale va alle due attrici protagoniste, la Delfino e la Ferri, mentre Ninì Salerno è tra i più applauditi dal pubblico, tutto costituito da persone di mezza età o anziani.
La confessione tardiva del tassista ,"non esiste nessun Rossi al di fuori di me" (così l'uomo rende noto finalmente il suo segreto) non verrà creduta. L'assunto è: le troppe bugie alla fine generano tanta confusione che nemmeno la "vera verità " risulta tale, perché essa perde il suo valore aggiunto.
La commedia risulta maschilista e soprattutto noiosa nella seconda parte, a dispetto dell'energia e dell'impegno degli attori. Il cast include inoltre Antonio Pisu e Piero Di Blasio.
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