Estero. Terremoto e tsunami in Cile Notte di terrore, almeno 5 morti
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Una immagine notturna del Cile. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
HOUSTON, 2 APR. (AGI) - E' stato di magnitudo 8,2 il violento terremoto che si e' abbattuto la notte scorsa sulla costa settentrionale del Cile, provocando uno tsunami di oltre 2 metri. Cinque i morti finora accertati. Le autorita' cilene avevano ordinato l'evacuazione preventiva delle zone costiere vicine all'epicentro. L'allerta-tsunami, poi rientrato, era stato esteso anche al Peru'. Il sindaco di Lima, Susana Villaran, aveva ordinato lo sgombero della zona della capitale che si affaccia sul mare. E' stato il Servizio Idrografico e Oceanografico della Marina Militare cilena a rendere noto che 45 minuti dopo la scossa, intorno alle 2 di notte in Italia, onde anomale si sono abbattute sulla localita' di Pisagua, a circa 1.800 chilometri da Santiago. Nella citta' di Arica sono andate distrutte alcune case costruite in mattoni cotti al sole. La presidente Michelle Bachelet vi si rechera' in gornata. Molti gli edifici danneggiati. La gente ha cercato riparo in zone aperte. "Un sisma di queste proporzioni ha il potenziale per provocare uno tsunami distruttivo, che puo' colpire le aree costiere vicine all'epicentro nel giro di minuti o zone piu' distanti dopo ore", ha comunicato il Pacific Tsunami Warning Center, che in un primo momento aveva emesso un allarme-tsunami per tutta la costa latino-americana del Pacifico. La scossa principale e' stata seguita da almeno altre venti forti scosse di assestamento, una delle quali di magnitudo 6,2. Nel 2010 un sisma di 8,8 gradi sulla scala paerta Richter scateno' uno tsunami che causo' piu' di cinquecento morti e gravissimi danni in diverse citta' costiere del Cile centrale. Nelle ultime due settimane nel nord del Paese si erano registrate centinaia di scosse. La prima, il 16 marzo scorso, aveva costretto oltre diecimila persone ad abbandonare temporaneamente le loro case.300 DETENUTE EVASE DAL CARCERE
Trecento detenute sono evase dal carcere femminile di Iquique, nel Cile settentrionale, dopo il terremoto di magnitudo 8,2 che si e' abbattuto sulla costa provocando uno tsunami: lo ha reso noto il ministro dell'Interno cileno, Rodrigo Penai Iquilillo, durante una conferenza stampa sull'aggiornamento della situazione.
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