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Economia. Bankitalia, allarme Tasi "Rischio stangata sulla casa"

Gli italiani alle prese con le tasse. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 30 MAG. (AGI) - Il prelievo da parte dei Comuni capoluogo di regione sulle abitazioni principali non di lusso, si e' contratto nel 2013, ma "il prelievo complessivo e' destinato ad aumentare nel 2014". Lo rileva la Banca d'Italia, secondo cui se i Comuni incrementassero le aliquote fino al 2,5 per mille la tassazione locale su tali immobili si riporterebbe ai livelli del 2012. "Nel 2014 - si legge nella Relazione annuale - nell'ipotesi di applicazione della Tasi ad aliquota base, il prelievo aumenterebbe di circa il 12% (rimanendo comunque ben al di sotto del livello registrato nel 2012). Se ciascun capoluogo applicasse un'aliquota pari al 2,5 per mille - aggiunge via Nazionale - il prelievo complessivo crescerebbe di oltre il 60% rispetto al 2013". CONSULTA CAF, NO SANZIONI PER PAGAMENTI OLTRE 16 GIUGNO "Chiediamo ai Comuni di non applicare sanzioni ai contribuenti che verseranno l'acconto Tasi oltre il 16 giugno e rinnoviamo con urgenza la richiesta di prorogare la scadenza per la trasmissione del modello 730". Cosi' la Consulta Nazionale dei Caf, che si e' riunita oggi a Roma proprio per fare il punto sull'ingorgo fiscale previsto per le prossime due settimane. In nove giorni si concentrera' infatti la chiusura della campagna fiscale per i contribuenti che presentano il Modello 730, alla quale si sovrappone l'intera assistenza per l'acconto Tasi che riguardera' circa 3.5/4 milioni di contribuenti, non distribuiti pero' su tutto il territorio nazionale ma ovviamente concentrati nei Comuni che hanno deliberato nei tempi (al 29 maggio poco meno di 2.200 Comuni). La Consulta segnala inoltre come le delibere approvate, che sono ora all'analisi dei tecnici dei Caf per l'inserimento nelle procedure di calcolo siano "particolarmente complesse, caotiche, spesso contraddittorie: se alcune sono cosi' articolate che e' nei fatti impossibile riuscire a "tabellarle" nelle procedure per il calcolo, per moltissime delibere non si puo' dare una interpretazione univoca e quindi applicarle correttamente". Peraltro - prosegue la nota - "sono pochissimi i Comuni che, nonostante quanto espressamente indicato del decreto, invieranno i bollettini per il pagamento ai contribuenti". La Consulta chiede quindi che "si possa ragionevolmente adottare una tolleranza sulla scadenza del 16 giugno consentendo di elaborare i bollettini e versare quanto dovuto anche nei giorni successivi senza l'applicazione di sanzioni e interessi. Questo, insieme alla proroga della scadenza per il 730 e' indispensabile per riuscire a rispondere alle richieste di assistenza in maniera adeguata".





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