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Bari. La vita allegra di arrestati domiciliari e sorvegliati speciali nel mirino dei carabinieri. 17 arresti e 10 denunce [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Una 'gazzella' dei cc. di Bari. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 11 MAG. - Giro di vite dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari su arrestati domiciliari e sorvegliati speciali. Una settimana di controlli a tappeto svolta da oltre 50 militari che hanno controllato decine di soggetti sottoposti a varie misure restrittive. Il bilancio è stato di 13 evasi arrestati e 4 sorvegliati speciali. Efficace la misura del braccialetto elettronico, infatti i 43 soggetti monitorati dall’Arma dei Carabinieri sono stati trovati regolarmente in casa. 10 sono stati i denunciati a piede libero, di cui uno per evasione e 9 per violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale (divieto di incontrare pregiudicati, di usare cellulare, di guidare autoveicoli, ecc…). Nota curiosa il nigeriano arrestato nei giorni scorsi a Bari per aver tentato di rubare una paletta rifrangente dall’interno del gabbiotto di accesso al Palazzo di Giustizia, è nuovamente finito in manette dopo essere stato sorpreso e riconosciuto da un carabiniere libero dal servizio mentre passeggiava tranquillamente in via Napoli pur essendo ai domiciliari in attesa di giudizio.
Il luogo dell'illecito smaltimento. (foto cc.) ndr.

CANOSA DI PUGLIA (BT): ILLECITO SMALTIMENTO DI RIFIUTI: I CARABINIERI DENUNCIANO UNA PERSONA A PIEDE LIBERO 

Nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio condotto dai Carabinieri della Stazione di Canosa di Puglia in collaborazione con il 6° Nucleo Elicotteri di Bari e finalizzato alla prevenzione dei reati in materia ambientale è stato denunciato a piede libero un 62enne pregiudicato del luogo con l’accusa di smaltimento illegale di rifiuti speciali. L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre in aperta campagna, precisamente in contrada “Lavetrata” del comune di Canosa, era intento a scaricare da un furgone materiale plastico che poi avrebbe dato alle fiamme. Alla vista dell’elicottero si è dato alla fuga a bordo del mezzo ma il tempestivo intervento dei militari ha consentito di intercettare il mezzo e identificare l’uomo che è stato denunciato. 

PALO DEL COLLE (BA): SPACCIANO A BORDO DI UN’AUTO. DUE ARRESTI DEI CC. 

I Carabinieri della Stazione di Palo del Colle hanno arrestato un 22enne e un 21enne del luogo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di un servizio perlustrativo hanno notato i due, a bordo di una “Peugeot 308”, mentre erano intenti a cedere alcune dosi di droga a dei tossicodipendenti del luogo. Bloccati e sottoposti a controllo , al termine di una perquisizione personale, il 22enne veniva trovato in possesso di 730 euro in contanti sottoposti a sequestro mentre due “clienti”, segnalati alla competente Autorità Amministrativa quali consumatori di droga sono stati trovati in possesso di complessivi 2 grammi di cocaina appena acquistati. Tratti in arresto i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati ai domiciliari. 

Una immagine della cerimonia. (foto cc.) ndr.
RUVO DI PUGLIA (BA). CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE PER IL CARABINIERE CATALDO STASI 

Nel quadro delle manifestazioni relative al bicentenario dell’Arma dei Carabinieri si è celebrata questa mattina a Ruvo di Puglia la cerimonia di commemorazione del 26° anniversario della tragica scomparsa del Carabiniere Cataldo Stasi, deceduto il 20 aprile 1988 a Castel Maggiore, vicino a Bologna, durante un servizio di pattuglia. Cataldo Stasi era nato a Ruvo di Puglia il 15 aprile 1966. Nel 1984 si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri. L’anno seguente, completati gli studi militari presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma, era stato assegnato al Comando Stazione Carabinieri di Castel Maggiore. Aveva soltanto 22 anni, quando alle 22.30 del 20 aprile 1988, durante un servizio di pattuglia alla periferia della cittadina emiliana, mentre si accingeva a controllare, unitamente al collega Umberto Erriu, una Fiat Uno sospetta, fu vittima di un vile agguato. I due militari intimarono l’alt all’utilitaria ma non ebbero nemmeno il tempo di chiedere i documenti agli occupanti, in quanto fatti improvvisamente bersaglio di numerosi colpi d’arma da fuoco, rimanendo entrambi esanimi sul posto. Le successive indagini consentirono di ricondurre la responsabilità di quell’efferato fatto di sangue ai componenti della famigerata banda della “Uno Bianca”. Il Carabiniere Cataldo Stasi è stato insignito con decreto del Presidente della Repubblica della Medaglia d'Oro al Valor Civile con la seguente motivazione: “Componente di pattuglia automontata, mentre si apprestava, insieme ad un collega, al controllo degli occupanti un'autovettura in sosta, veniva fatto segno di improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio”. Sempre con atto del Capo dello Stato, è stato, inoltre, riconosciuto “vittima del terrorismo”. Alla sua memoria sono state intitolate nel 1991 una via a Ruvo di Puglia, nel 2005 la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Casalecchio di Reno (BO) e nel 2007 la Sezione di Ruvo di Puglia dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri. Questa mattina Cataldo Stasi è stato ricordato nella sua città natale con una solenne celebrazione eucaristica presso la Parrocchia di San Giacomo Apostolo, officiata dal Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Puglia, Don Nicola Masci, e successivamente con un momento di raccoglimento presso la Tomba monumentale all’interno del locale cimitero, svoltosi alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale di Brigata Claudio Vincelli, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari, Colonnello Rosario Castello, del Sindaco Ins. Vito Nicola Ottombrini, di una rappresentanza della locale Associazione Nazionale dei Carabinieri e dei familiari del militare scomparso, con la deposizione di un omaggio floreale e la resa degli onori al caduto.





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