Cinema. Ghost movie 2: la critica ufficiale non vuole recensirlo, ma sbaglia
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Una immagine del film. (foto com.) ndr. |
Questa commedia comica è un'intelligente condanna del razzismo negli Stati Uniti
di Romolo Ricapito
BARI, 21\ MAG. - Ghost Movie 2- Questa Volta è Guerra (A Haunted House, 2013) è uno di quei classici film del filone "demenziale" che la critica ufficiale spesso rifiuta di recensire.
Con ragione o no?
Trattasi della parodia di alcuni recenti film americani dell'orrore, in particolare The Conjuring-L'evocazione, che ha ottenuto un clamoroso successo di pubblico anche in Italia.
Ad ogni modo questa pellicola diretta da Michael Tiddes inizia con un quadretto ambientato tra attori di colore, in una ricomposizione della blaxploitation, quel genere di film anni Settanta con interpreti afroamericani. Il tutto prosegue con la storia di una coppia interrazziale, composta da Malcolm (nero) e da Megan (bionda, dal carattere tra lo svampito e l'assatanato) interpretati rispettivamente da Marlon Wayans e da Jaime Pressly.
La metafora , implicita, segue questa strada : piuttosto che concepire una commedia creata apposta per irridere il cinema horror, si verifica invece il grado di accettazione delle coppie "miste" negli Stati Uniti o, più diffusamente, si indaga quanto il razzismo ancora influenzi la società americana di oggi .
Tanto più che i due protagonisti si trasferiscono nella casa di lusso di un quartiere a maggioranza Wasp (bianca). Il nero è il secondo compagno (o marito) di lei, che ha due figli avuti dal primo marito bianco: una adolescente e un ragazzino sui 10 anni.
S'instaura dunque un dialogo che ha come riferimento appunto la razza. Il cane di casa è moribondo? "Digli (a quelli dell' ambulanza) che il quattro-zampe è "bianco" (con riferimento al pelo), affinché intervengano subito.
C'è spazio però anche per altre etnie : il giardiniere messicano si chiama José Smith e afferma di essere latino da parte di madre. Ma sull'auto ha stampato il nome materno, Gonzales, affinché sia credibile come curatore di prati e siepi , essendo nei luoghi comuni tali lavoratori messicani e non propriamente statunitensi.
Stabilita questa lettura, è tutto un fiorire di battute del genere "a noi neri piacciono le chiappe", mentre più avanti vedremo come l'integrazione non sia accettata principalmente dalla comunità di colore . Incontrate infatti un gruppo di afroamericane, Malcolm, il cui nome è un rimando a Malcolm X, si sente dire che la sua bionda consorte è a loro invisa, anche è perché è risaputo che alle bionde "piace leccare il gelato di colore".
Nel film è presente una critica al consumo di droghe, che i protagonisti assumono saltuariamente ; mentre Facebook è ridicolizzato tramite Abigail, la bambola animata e maledetta (mutuata da The Conjuring) che ha un suo profilo sexy su quel social network.
Le gag sono spesso scatologiche mentre Marlon Wayans si rivela il vero protagonista assoluto della pellicola, con molte scene che si sfogano in "assoli" di comicità , a tal punto che la sceneggiatura trascura gli altri personaggi . In questa deriva solipsistica, il film non fa ridere tantissimo. Vengono poi affrontati i problemi sessuali della coppia: il fatto che Malcolm si congiunga con una bambola, attiene all'incomunicabilità tra coniugi, laddove la parte femminile del nucleo familiare, in questo caso Megan, si rivela un'esigente virago, al limite con la bulimia sessuale.
Il film mostra l'incapacità di tenere i tempi lunghi, col protagonista ossessivamente seduto al suo computer e intento voyeuristicamente a visionare dei filmati.
Diciamo quindi che la parte più riuscita è proprio quella che impone una sua morale sull'esclusione sociale dei neri. In una parte della sceneggiatura si evidenzia come un afroamericano ospite in una casa di lusso, ubicata in un quartiere residenziale di "bianchi", ne svaluti la proprietà . Le persone di colore nell'immaginario della borghesia ricca disegnano graffiti sui muri e formano gang delinquenziali.
Il canovaccio in generale non fa faville , avvalendosi molto della capacità istrionesca di Wayans,il quale oltreché interprete, è anche un apprezzato regista negli Usa. Dopo il finale, inspiegabilmente, vengono replicate le scene clou della pellicola, col pubblico che però abbandona la sala, sazio di gag e di ironia sopra le righe.
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