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Cinema. 'La segretaria dei Beatles' per un solo giorno nelle sale

Freda Kelly. (foto) ndr.
Freda Kelly non si e' mai arricchita alle spalle dei Fab Four e lavora ancora adesso dalle 9 alle 5 


di Romolo Ricapito 

BARI, 28 MAG. - Presente un solo giorno nelle sale italiane (27 maggio) il film-documentario di Ryan White "La Segretaria dei Beatles" che ricostruisce la vera storia di Freda Kelly, raccontata dalle sue stesse parole. Freda è la testimone della "nascita" dei Fab Four (i Beatles) e della loro caduta. Vediamo perché. Il film è stato preceduto da un' intervista alla protagonista tramite un collegamento in diretta col cinema Arcobaleno di Milano, dove il giornalista Gino Castaldo ha moderato un colloquio con Freda Kelly, riassumendone così la figura: " è stata per 11 anni la segretaria e la curatrice del Fan Club dei Beatles e per 50 anni non ha mai parlato, per poi cedere alle insistenze della sua stessa famiglia". La Kelly, dopo aver dichiarato di trovarsi nel suo paese preferito (l'Italia) che visita spesso, ha chiarito il motivo del suo venire allo scoperto, concedendosi al racconto inedito e ricco di particolari di tutto quanto l'ha vista testimone ; la sua è un' esigenza profondamente sentita , quella di fornire un'eredità fatta di ricordi al nipotino Nial , prima che la sua memoria ceda . Ciò vuole essere anche una sorta di risarcimento alla memoria del figlio Timothy, scomparso anni fa: al giovane Frida, nemmeno dopo le sue più insistenti e disperate richieste, rivelava i dettagli dei suoi trascorsi con i mitici Beatles, pensando che il suo ruolo di madre fosse maggiormente rilevante rispetto a quello pregresso di "segretaria" di una band, sia pure di enorme successo . A convincerla, la figlia Rachel ,che in una parte abbastanza significativa del documentario dirà che la madre non si è mai arricchita col suo lavoro: cedute la maggior parte delle memorabilia dei Beatles ai fan più accesi ( ricordi che avrebbero potuto garantirle proventi molto alti se messi in vendita in qualche asta sulle celebrità ) ancora adesso lavora sei giorni su sette come segretaria, dalle 9 alle 5. Freda è un personaggio genuino e la musica dei Beatles è quella che più continua ad amare anche adesso , al di là delle scelte soliste fatte da ogni componente del gruppo dopo lo scioglimento. I Beatles degli esordi erano molto diversi dagli uomini sofisticati che essi diventarono negli anni Settanta: a Liverpool , ad esempio, venivano avvicinati da chiunque durante i loro concerti al Cavern, mitico locale che in realtà di mitico aveva ben poco: puzzava di sudore e di frutta marcia (a causa di un fruttivendolo situato poco distante ). I Beatles degli esordi, nel 1962 avevano alla batteria ancora Pete Best :la sostituzione con Ringo Starr fu fatta alla fine dell'estate dello stesso anno;ma già nel 1963, durante una registrazione natalizia, Freda viene ringraziata dal quartetto che la considera all'unanimità ormai un vero membro della famiglia. A 16 anni la Kelly aveva abbandonato la scuola e trovato subito lavoro come segretaria in una ditta dove batteva incessantemente lettere e contratti d'affari. L'incontro coi Beatles fu dunque al Cavern, dove la ragazza assisteva puntualmente, ogni sera, ai concerti dei suoi idoli . Figlia unica, Freda era diventata orfana di madre a soli 18 anni mesi di età, ma si affacciava alla vita con ingenuità e fiducia. Forse ebbe una storia con uno dei Beatles, o più d'uno: lo lascia intuire lei stessa in un significativo passaggio del film. Ma la sua riservatezza è una costante di tutta la sua esistenza anche a livello lavorativo , oltre che personale : nascose alle fan,almeno agli inizi, i matrimoni di Paul e John e scrisse in una celebre fanzine da lei riempita con i vari aneddoti sul gruppo che la vita privata dei quattro di Liverpool non andava indagata, ma rispettata , al di là delle mille curiosità del pubblico . Il primo 45 giri di successo dei Beatles fu Love Me Do che raggiunse il diciassettesimo posto in classifica. Freda lo acquistò, pur non possedendo un giradischi, con lo scopo di aiutarli a salire in classifica. La particolarità di Freda, che fu assunta ufficialmente da Brian Epstein, manager dei Beatles, detto Happy, destinato a una fine precoce per l'uso smodato di droghe, fu quella di stabilire familiarità e amicizia con le famiglie di John, Paul, Ringo, George. E così, al mercoledì usciva con Jim McCartney , finendo per ubriacarsi, riuscendo finanche ad andare d'accordo con zia Mimie, con la quale John Lennon era cresciuto, che fu donna rigida e inespugnabile; ma, soprattutto, divenne come una seconda figlia per Elsie, madre di Ringo e intima degli Harrison: papà Harry la portava sempre a ballare. La ragazza però non si risparmiò una storia con un componente dei Moody Blues: venne così cacciata per la gelosia di John Lennon , ma poi immediatamente riassunta, Gli scricchiolii della precoce fine del gruppo si avvertirono alla morte di Epstein, avvenuta il 27 agosto del 1967 per una overdose : ma i Beatles continuarono a esistere. Erano ormai però soltanto degli affaristi, con ben poco di genuino nel loro stare assieme: le individualità dei singoli iniziavano a venire fuori prepotentemente, facendo nascere dei progetti avulsi dalla storia intima del gruppo. Dopo 11 anni, su invito di George, la Kelly chiude il fan club mentre i Beatles si sciolgono. La creazione della casa discografica Apple fu l'inizio di un percorso in discesa, non artisticamente, ma umanamente. In quest'impresa i Beatles e il loro seguito artistico e manageriale si imponevano come industriali , non più come veri artisti. La telecamera ci fa vedere Freda seduta su un divano della sua casa. modesta ma nello stesso tempo intima ed elegante, mentre racconta divertita, ma anche emozionata e commossa, decine su decine di aneddoti. La vediamo poi salire in soffitta dove scartabella vecchi pacchi pieni di album di ricordi che farebbero gola a moltissimi collezionisti. La sua aderenza al progetto Beatles fu totale: prima fan lei stessa oltre che segretaria, la Kelly s'immedesimava nelle sue coetanee che impazzivano per il quartetto e pretendeva che ad esse fossero spediti sempre gli autografi originali dei suoi membri, sottoponendo i quattro ragazzi a estenuanti tour de force per la firma delle dediche. Questo documentario dunque è il manifesto di una passione, di un'epoca ormai scomparsa e dell'onestà e della testardaggine di una donna che è diventata l'unica vera custode di un mito, quello dei Beatles, che non accenna a scomparire . Ringo Starr testimonia tutto ciò: nei titoli di coda saluta la "sua " Freda affettuosamente e la ringrazia per il suo prezioso lavoro che è continuato sino ad ora, con la produzione di questo documentario unico nella filmografia sul quartetto di Liverpool.





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