Estero. Ucraina: 'battaglia' a Donetsk, 40 morti. Kiev controlla l'aeroporto
L'aeroporto di Donetsk dopo la riconquista. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 27 MAG. (AGI) - Le forze speciali ucraine hanno ripreso il pieno controllo dell'aeroporto di Donetsk, che lunedi' era stato assalito dai miliziani filo-russi, e hanno distrutto un accampamento delle milizie ribelli nella vicina Lugansk. E la tensione resta alta, perche' ai separatisti filo-russi a Donetsk e' stato lanciato un ultimatum di "resa o morte".
Secondo il ministro dell'Interno di Kiev, Arsen Avakov, nei violenti scontri i ribelli hanno subito "molte perdite", mentre non ci sono state vittime tra le file ucraine. "L'operazione, sferrata da Kiev lunedi' subito dopo le elezioni presidenziali vinte dal 're del cioccolato' Petro Poroshenko, e' andata avanti per diverse ore e "proseguita in mattinata". Nelle fila dei ribelli si contano decine di vittime. Il sindaco di Donetsk, Alexander Lukyanchenko, ha detto che ci sono stati 40 morti tra i quali due civili. I combattimenti, che si erano estesi anche alla stazione dei treni della citta', erano cominciati nella notte di lunedi' quando un gruppo di ribelli aveva sferrato un'incursione allo scalo e ne aveva preso il controllo. Secondo il premier della repubblica ribelle, Alexander Borodai, nei combattimenti avvenuti da lunedi' a Donetsk sono morte un centinaio di persone, non solo miliziani ma anche civili. Intanto il leader dell'autoproclamata repubblica popolare di Lugansk, Valeri Bolotov, ha ordinato ai suoi miliziani di inviare rinforzi alla regione vicina. A sua volta, il governatore separatista di Donetsk, Pavel Gubarev, ha escluso qualsiasi negoziato con Kiev e chiesto al presidente eletto, Petro Poroshenko, che riconosca l'indipendenza di Donetsk e ritiri le truppe del territorio separatista. Ma Kiev ha lanciato un ultimatum ai separatisti di Donetsk, nell'est del Paese. "Il comando dell'operazione antiterrorismo garantisce la sicurezza a coloro che sono disposti a deporre le armi", ha spiegato il portavoce, aggiungendo che chi non si arrendera' sara' "colpito con armi ad alta precisione". Intanto quattro osservatori dell'Osce "sono stati arrestati dai filo-russi nei pressi di Donetsk", nell'est dell'Ucraina, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri estone all'agenzia russa Interfax. In precedenza si era avuta notizia che la missione Osce aveva perso i contatti con i quattro, un turco, uno svizzero, un estone e un danese. Gli Usa hanno confermato quanto gia' constatato dalla Nato, e ossia che la Russia ha ritirato "alcune migliaia" di soldati dal confine ucraino negli scorsi giorni. Ma secondo la Difesa, decine di migliaia di militari sono rimasti nella regione, "un numero sufficiente di forze in grado di creare ogni sorta di destabilizzazione". E Kiev ha protestato formalmente con l'ambasciata russa, denunciando uno sconfinamento di uomini e mezzi nella zona di Lugansk. Il presidente americano Barack Obama ha telefonato Poroshenko, offrendogli il "massimo sostegno degli Usa allo sforzo di unificare il Paese". Il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha annunciato che a Kharkov sono state recuperate le salme di Andrea Rocchelli e Andrej Mironov, i due reporter uccisi sabato nell'est dell'Ucraina. Le salme saranno trasferite a Kiev, da li' quella di Rocchelli "sara' trasferita in Italia nelle prossime ore"., ha spiegato il ministro, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato al presidente del Consiglio Matteo Renzi, esprimendo il suo cordoglio.
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