Festa mamma: con la crisi 42.474 nati in meno (-7,3%)
La riduzione delle mamme colpisce l'Italia. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 11 MAG. (AGI) - Si riducono anche le mamme, negli anni della crisi sono crollate del 7,3 per cento le nascite in Italia con appena 534.186 bambini nati, dei quali esattamente il 20 per cento (1/5) con almeno uno dei due genitori stranieri. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della Festa della Mamma sulla base dell'ultimo report "Natalita' e fecondita' della popolazione residente" dell'Istat dalla quale si evidenzia che nel 2012 sono nati 42.474 bambini in meno rispetto al 2008, anno in cui si registra una brusca inversione di tendenza. Dal 2000 in avanti le nascite in Italia sono aumentate costantemente anno dopo anno ma - sottolinea la Coldiretti - a partire dal 2008, con l'inizio della crisi, la situazione e' cambiata bruscamente e si e' verificata una progressiva riduzione.
Una tendenza - precisa la Coldiretti - e' solo in parte ponderata dall'aumento delle nascite di bambini figli di almeno un genitore straniero che, nello stesso periodo, sono aumentate e hanno raggiunto 107.339 unita'. A cambiare e' - continua la Coldiretti - anche l'eta' media del parto delle mamme che, durante il periodo considerato, si e' innalzata fino a raggiungere i 31,4 anni. Ad influenzare la possibilita' di diventare mamma e' stato sicuramente - afferma la Coldiretti - anche il degenerarsi della situazione economica ed occupazionale che sta influendo anche sulla struttura sociale della popolazione. Essere mamme e' diventato decisamente piu' difficile anche per l'immenso ruolo sociale che sono chiamate a svolgere in tempo di crisi, con la famiglia che e' diventata un soggetto di welfare che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno. Dall'ospitalita' alla preparazione dei pasti, dalla pulizia degli abiti a quella della casa, fino alla cura dei nipoti, sono numerose le richieste di collaborazione chieste alle mamme che - rileva la Coldiretti - sempre piu' spesso sono costrette ad offrire anche aiuti economici ai figli. Non e' un caso che quasi un italiano su tre (31 per cento) abiti con la propria mamma e che, inoltre, ben il 42,3 per cento abbia comunque trovato casa entro un massimo di trenta minuti di distanza dalla abitazione materna, secondo una elaborazione della Coldiretti su dati Censis che mette in evidenza come la crisi abbia attivato la rete di protezione familiare caratteristica dell'identita' nazionale. Questo bisogno di vicinanza - sottolinea la Coldiretti - riguarda non solo i piu' giovani tra i 18 e i 29 anni (coabita con la madre il 60,7 per cento e il 26,4 abita a meno di 30 minuti), ma anche le persone piu' grandi con eta' compresa tra i 30 e i 45 anni (il 25,3 per cento coabita, il 42,5 per cento abita nei pressi), e addirittura gli adulti con eta' compresa tra i 45 e i 64 anni (l'11,8 per cento coabita, il 58,5 per cento abita in prossimita'). Alle mamme va dunque attribuito un ruolo determinante nella tenuta sociale del Paese, a conferma della centralita' del ruolo della famiglia sul quale si devono concentrare le Istituzioni per lo sviluppo sostenibile del Paese. La struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si e' invece dimostrata, nei fatti, fondamentale - conclude la Coldiretti - per non far sprofondare nelle difficolta' della crisi moltissimi cittadini.
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