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Lavoro. 1 Maggio, i sindacali in corteo "Basta tagli, e' ora di investire"

I leader della triplice sindacale. (foto Agi) ndr.

di Redazione

PORDENONE, 1 MAG. (AGI) - Davanti i lavoratori di Electrolux e Ideal Standard di Pordenone, dietro tutti gli altri e in mezzo i leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti. Un fiume di bandiere con tutte le sigle sindacali, compresa la Fiom, ha animato il centro di Pordenone allestito con i tricolore preparati per il prossimo raduno degli alpini. Il corteo e' partito con i leader davanti, la Camusso ha parlato brevemente con i lavoratori Electrolux, ascoltando le loro istanze: "Non lo facciamo solo per noi - hanno detto - ma per tutti quelli che sono in difficolta' per la mancanza di lavoro e investimenti". Poi un pacifico arrivo in piazzale XX settembre dove si sono succeduti gli interventi dei segretari dal palco. Pochi slogan, tante bandiere, aria di festa, inizio del comizio con l'inno di Mameli e con l'Inno alla gioia. "Il messaggio e' quello che bisogna passare a una stagione vera di investimenti per il lavoro", ha dichiarato la segretaria della Cgil Susanna Camusso alla partenza del corteo dei sindacati nazionali a Pordenone. "Abbiamo intitolato questo primo maggio al lavoro, al primo posto del nostro slogan c'e' piu'' lavoro - ha detto ancora - ci siamo ovviamente riferiti anche all'Europa. Occorre chiedere maggiori risorse che devono andare al lavoro, invece continuiamo a sentire parlare di tagli e non di investimenti e creazione di occupazione". "Il governo non puo' pensare che si possa continuare come si e' fatto in questi anni con una politica che scarica i costi sui lavoratori, sui pensionati senza creare posti di lavoro e continuando a impoverire il Paese". Il messaggio che Raffaele Bonanni della Cisl lancia da Pordenone e' un messaggio di speranza. "Un 1 maggio di speranza - ha detto Bonanni - sfilando in corteo con i lavoratori della Electrolux - perche' l'Italia possa andare avanti cambiando e ripartendo dalla produzione. Il lavoro si crea con la buona economia". Per il segretario della Uil Luigi Angeletti, la chiave per uscire dalla crisi e': "ridurre le tasse, la burocrazia, le leggi e fare infrastrutture. Non e' pensabile che possa esserci una vera ripresa senza il lavoro delle fabbriche". Angeletti ha sfilato anche lui, come la Camusso e Bonanni, nel grande corteo POLETTI, CAMUSSO? LA CAPISCO MA ABBIAMO RICETTE DIVERSE "Incontro sistematicamente" i sindacati, ma "deve ritenersi superata l'idea che quello con le parti sociali sia l'unico confronto possibile o l'unico che influenza poi le decisioni finali" del governo. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo ai microfoni di RadioAnch'io. "Ci si propone di trovare delle modalita' che aiutino a far arrivare tutte le opinioni sul tavolo - ha spiegato Poletti - Sappiamo che la nostra storia e' fatta anche dalla tutela di specifici interessi", ma "e' necessario che tutte le opinioni possano esprimersi". Quanto alle critiche della Camusso al governo, il ministro del Lavoro risponde: "Da una parte capisco la posizione" della segretaria della Cgil, ma "lei continua a pensare che determinate regole garantiscano di piu' i lavoratori", mentre "io sono convinto che bisogna affrontare questa preoccupazione in modo diverso. Il governo cerca di fare regole che aiutino a risolvere il problema della disoccupazione", un fenomeno "che combatteremo solo con la ripartenza della crescita".





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