Andria (Bat). Cocaina nel water e banconote false 3 arresti dei cc.
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Una 'gazzella' dei cc. di Andria. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
BARI, 10 GIU. - Nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, continuava a spacciare e confezionare droga.
Erano da poco passate le 19.00, quando una pattuglia della locale Aliquota Radiomobile, mentre effettuava regolare servizio di prevenzione e repressione dei reati in genere, ha notato uno starno via vai presso l’abitazione di F. PISTILLO, 52enne andriese.
Senza troppi preamboli sono entrati all’interno dell’abitazione trovando l’arrestato domiciliare nell’atto di confezionare delle dosi di cocaina; il pregiudicato, vistosi braccato, si è rifugiato nel bagno dove è riuscito a scaricare nel W.C. la droga che stava confezionando.
Non è stato in grado, però, di disfarsi di altri 40 gr. di cocaina purissima ancora da tagliare e confezionare, che, a seguito di perquisizione, sono stati ritrovati abilmente occultati nel bagno.
L’immediato intervento di personale specializzato non ha consentito di recuperare lo stupefacente che si è disciolto nella rete fognaria, sono state recuperati solo dei residui di plastica utilizzati per il confezionamento.
Oltre allo stupefacente è stato sequestrato anche un bilancino di precisione, 2 dosi già confezionate di cocaina del perso di 1 gr. e 3 tritamarijuana.
L’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani è stato associato alla locale casa circondariale.
In manette sono finiti anche T.D. 25enne censurato del luogo e P.S.A.K., 23enne di nazionalità Brasiliana, incensurata.
I militari dell’Aliquota Radiomobile di Andria, durante una perquisizione effettuata presso l’abitazione della 23enne, dove nei giorni pregressi era stato segnalato un andirivieni di giovani, hanno rinvenuto, ben occultata all’interno della manica di un giubbotto custodito nell’armadio, gr. 53 di MARIJUANA ed in un cassetto della cucina nr. 3 banconote contraffatte del valore di Euro 100 ciascuna.
La sostanza stupefacente e le banconote sono state poste sotto sequestro mentre i due giovani sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari a disposizione della stessa Procura della Repubblica.
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