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Cinema. 'Tutte contro lui': gara di bravura tra le due attrici protagoniste

Una immagine del film. (foto) ndr.

di Romolo Ricapito

BARI, 26 GIU. - Buon successo nelle sale italiane della commedia Tutte Contro Lui, il cui vero titolo è L'Altra Donna (The Other Woman, in originale). Il film è diretto da Nick Cassavetes, un passato di attore, figlio della nota coppia John Cassavetes e Gena Rowlands. Le parentele, o i rimandi, non finiscono qui: la coprotagonista, Leslie Mann (1972) che dà filo da torcere a Cameron Diaz (1972) in una "guerra" tra rivali (ma il confronto si trasferisce soprattutto sul piano della bravura: le due gareggiano a primeggiare e a strappare applausi) è nella vita la moglie del regista , produttore, sceneggiatore e regista Judd Apatow. E non è finita, perché nel cast compare Taylor Kinney (1981), modello e attore noto per la sua lunga relazione con Lady Gaga. La commedia si caratterizza per gli interni eleganti e gli ambienti esclusivi, come locali pubblici e quant'altro, che descrivono una New York solare con escursioni vacanziere in posti esotici. La trama è semplice, forse anche banale: un marito fedifrago , Mark (interpretato dall'attore , regista e produttore danese Nickolaj Coster-Waldau visto l'anno scorso nell'horror La Madre) che tradisce la consorte casalinga, Kate ( ma amministratrice delegata "sulla carta" dalle aziende miliardarie da lui gestite), con una ricca donna avvocato, ,Carly, la quale lavora presso un 'avviatissimo studio, affiancata dall'efficiente ed estrosa segretaria Lydia, interpretata dalla popolarissima (negli States) cantante hip hop Nicky Minaj, nota per il cd Pink Friday e le sue collaborazioni con Madonna e Justin Bieber. E' evidente che il film si basa sui contrasti: e se la Minaj è stata affiancata alla Diaz per sottolineare le linee classiche degli abiti di quest'ultima (tailleur bianchi o giacche nere con l'abbinamento di gonne in pelle) a fronte delle parrucche e dei top zebrati con i quali veste nello schermo- e fuori -. la famosa cantante di Trinidad (della quale è mostrato bene in evidenza il polposo e grasso sedere) , la differenziazione principale si attua tra la moglie tradita e la sua concorrente in amore . La prima (interpretata da Leslie Mann) è l'emblema delle quarantenni che, abituate a una vita coniugale più o meno agiata e soddisfacente,sia dal punto di vista economico che sessuale, sono restie a divorziare per la paura di affrontare nuove relazioni con uomini di seconda scelta , ossia quelli tristemente rimasti sulla piazza. Ma il personaggio è anche, o soprattutto, un esempio di insicurezza, mancanza di autostima e abitudine passiva alla quotidianità coniugale : la rivale di Kate , , ossia Carly (Cameron Diaz) diventa ben presto un'amica, ma anche una sorta di "traghettatrice" pronta a rendere l'altra più forte, sia col suo supporto psicologico che con utili consigli legali. A dimostrazione di ciò, costei afferma che la monogamia per un uomo non è naturale. Viene citata anche la cantante Edith Piaf come simbolo al femminile di menage à trois (l'usignolo di Francia ebbe molti uomini). Ma l'antagonismo -e quindi la diversità- tra le due donne si concretizzano anche nei costumi, in quanto Kate indossa mise fiorate e "campagnole", che dovrebbero sottolinearne la semplicità. Mentre la Diaz è la donna in carriera raffinata, dall'eleganza di lusso ma sobria. Si è parlato di duello di bravura tra le due attrici protagoniste: ma è anche vero che questo confronto, a livello di sceneggiatura, è troppo esteso. Le situazioni e le battute diventano dunque prolisse , mentre il film perde di novità e freschezza, in quanto diventa fin troppo scontato. Nella seconda parte, le due mattatrici sulle note della colonna sonora di Missione Impossibile diventano una sorta di castigamatti, nell'intento di vendicarsi del traditore, Mark, un belloccio - play boy quasi simpatico, soprattutto quando inizia ad essere perseguitato dalle sue donne, trasformatesi da tradite in stalker. Si aggiunge a Carly e a Kate una terza ragazza, interpretata dalla bionda modella Kate Upton (1992), la quale diventa troppo velocemente una complice delle prime due. Scoperta in vacanza con Mark, che le ha rivelato , mentendo, di stare per divorziare da una moglie insopportabile che lo tradirebbe, la giovane (Amber) con la metà degli anni delle altre due (ma l'attrice-modella è anche abbastanza digiuna di tecniche di recitazione, come si evince facilmente) si allea alle "ribelli" in una sorta di consorteria femminile e femminista di rivendicazione di torti e scorrettezze. Purtroppo il film continua con gag scatologiche, che comunque divertono il pubblico in sala, ma che sono rivelatorie della eccessiva lunghezza del film. Pellicola che per questo ,al fine di tentare almeno di non annoiare, deve ricorrere a mezzucci un po' volgari. Inoltre l'alleanza tra le tre amanti stufa, perché le loro pantomime, invenzioni e vendette appaiono, se non gratuite, piuttosto puerili e in fin dei conti ben poco divertenti. In tutto questo è apprezzabile l'apporto del marito scorretto, ossia Coster -Waldau, che rivela doti di immedesimazione apprezzabili. C'è poi un'apparizione nel ruolo del padre della Diaz di Don Johnson (1949) che è un dandy elegante, amante di esotici ristoranti che si avvalgono di massaggiatrici cinesi per gli ospiti, serviti a tavola come in un'alcova. La sceneggiatura e il soggetto di Melissa Stack impongono visioni e contenuti al femminile, parteggiando per il ruolo della donna, sia essa furba, capace o soltanto "bona". Il film si apprezza oltre che per il cast e la regia attenta e raffinata, anche per la colonna sonora e i costumi (uno dei due stilisti è Paolo Nieddu) . Nieddu, che ha vestito Leslie e Mann, si è ispirato allo stile anni Cinquanta di attrici come Donna Reed e Lucille Ball. Secondo la sua opinione, il personaggio della Diaz ha circa 48 anni, quello della Mann 40, mentre la Upton nel film impersonerebbe una 25enne. Gli abiti sono collegati quindi alle rispettive età.





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