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Libri. A colloquio con Frederic Chouraki, scrittore francese cultore della 'Beat Generation'

La copertina del libro. (foto) ndr.
Ci racconta in esclusiva una sua recente, tragicomica disavventura romana

di Romolo Ricapito

BARI, 3 GIU. -  Dopo essermi occupato del libro di Lilian Auzas Riefenstahl, riguardante la famosa regista che diresse capolavori come Il Trionfo della Volontà e Olympia, durante il regime nazista, ho contattato Frédéric Chouraki, uno scrittore amico di Auzas, ma ancora inedito in Italia. Chouraki ha visitato di recente il nostro paese compiendo un tour da Firenze a Roma, che potesse smorzare la sua sete di bellezza, sole e ottimo cibo e fuggire dalla "deprimente e razzista terra di Francia" -così si esprime- ma si è imbattuto in una disavventura tragicomica, che ricorda molto da vicino la sua narrativa. Fredéric non aveva sufficiente contante per pagare il tassista che lo stava portando all'aeroporto di Fiumicino per il ritorno a Parigi e la sua carta di credito non funzionava. Così ha dovuto lasciare "in pegno" il suo bagaglio al taxi driver, perdendo la macchina fotografica, gli occhiali, i libri e i vestiti. Ma vediamo adesso chi è Frédéric Chouraki. Egli si presenta così: "sono nato a Parigi il 4 gennaio 1972, ho studiato giornalismo, ma al'eta di 27 anni ho velocemente svoltato verso la scrittura di romanzi, più gratificante e creativa per me. Ho già pubblicato 8 romanzi che possono essere definiti satirici, con un modo di essere "parigino" alla Woody Allen- Philip Roth, ovvero una trasposizione alla francese della loro cultura e dei loro tic." Chouraki ama descrivere, ad esempio, le avventure di folli rabbini o giovani dandy ebrei seduti sulle terrazze del Marais, il distretto ebreo di Parigi. Nel contenuto, si irride l'assurdità del turismo preconfezionato e del mondo della politica. Chouraki è influenzato dalla cultura statunitense della beat generation e da scrittori come Kerouac. In Ginsberg and me, uno dei suoi romanzi più noti, egli immagina un incontro tra Allen Ginsberg mentre è impegnato in un poetico tour di Parigi e un eteronimo (o alter ego) di sé stesso, Fréderic, affascinato da questo tipo di intellettuale . L'ultimo romanzo di Frédéric Chouraki è Un aller pour Winnipeg , un viaggio on the road, ma anche in treno, per raggiungere la misteriosa località canadese di Winnipeg, situata a nord del distretto del Canada tra immense praterie. Si tratta di una sorta di giallo "ironico" nello stile di Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie , ma più delirante e sensuale. Winnipeg è un luogo di fantasia, un miraggio, piuttosto che una località realmente esistente, "Mi piace viaggiare appena posso- ci confida Chouraki- perché non mi amo isolarmi per scrivere". Tra gli altri suoi romanzi vanno ricordati Ces corps Vides , una crociera sul Nilo con protagonista un fan di Charles Fourier (filosofo francese dell'Ottocento, critico verso la società borghese del suo tempo), che decide di "pervertire" i viaggiatori trasformandoli una sorta di laboratorio del nuovo mondo sessuale, dove tutti fanno sesso con tutti (giovani con vecchi, neri e bianchi, uomini tra loro e donne tra loro). Aux antipodes/The Antipodes è invece una specie di satira su due presuntuosi giornalisti mandati alle isole Solomon per vendere al Governo la loro pubblicità redazionale. Jacon Stein or the the inconvenience of being a Jew when you have blond hair and green eyes , ovvero Jacob Stein e il disagio di essere un ebreo quando si hanno i capelli biondi e gli occhi azzurri, è la storia di un dandy ebraico che si sente un alieno rispetto alla sua comunità di origine, troppo conservatrice. Speriamo che almeno uno tra questi -o gli altri romanzi che non abbiamo citato perché sarebbe stato troppo lungo farlo- vengano presto pubblicati anche in Italia e salutiamo Frédéric Chouraki ringraziandolo per la sua cortesia e l'attenzione che ci ha riservato.





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