Molfetta (Ba). Armi e munizioni al mercato ortofrutticolo. Arrestato dai carabinieri con una 7.65 il figlio di Fiore Alfredo [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
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La pistola rinvenuta. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
MOLFETTA (BA), 13 GIU. - Arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta Vito FIORE, classe ‘91, figlio di Alfredo, ucciso il 13 marzo scorso durante il mercato settimanale in via La Malfa.
Il giovane, già noto, è stato visto scappare dai carabinieri che stavano ispezionando il mercato ortofrutticolo di Molfetta. Immediatamente inseguito e bloccato è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica Bernardelli cal. 7,65, completa di caricatore contenente 7 cartucce dello stesso calibro. L’arma, in buono stato di conservazione e oggetto di un furto avvenuto a Sannicandro di Bari nell’ottobre del 2010, sarà sottoposta a rilievi balistici da parte di personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Bari che dovranno accertarne l’eventuale utilizzo in recenti episodi delittuosi.
Dopo l’arresto è scattata una perquisizione a tappeto dell’area che ha permesso di rinvenire e sequestrare altre 29 cartucce calibro 7.65 e 10 cal. 357 magnum, trovate in un sacchetto abbandonato in tutta fretta.
L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani a disposizione della locale Procura della Repubblica
TRANI (BT): INSEGUE E MINACCIA UNA BAMBINA PER STRADA. ARRESTATO DAI CARABINIERI
A Trani i Carabinieri hanno arrestato un 60enne del luogo, noto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di violenza privata, minaccia e lesioni personali. L’uomo, disoccupato e con precedenti per alcolismo, in pieno giorno, in preda ad uno stato di agitazione, ha aggredito verbalmente in strada, per futili motivi, una bambina di 11 anni, sua conoscente, nella zona del castello svevo, minacciandola di morte ed inseguendola. La minore è riuscita a raggiungere di corsa la vicina abitazione della nonna, dove ha trovato rifugio. Il 60enne, però, non ha desistito ed ha tentato di sfondare a calci la porta di ingresso. Nonna e nipote, visibilmente spaventate, hanno telefonato al numero di emergenza “112” chiedendo aiuto ai Carabinieri, che, giunti immediatamente sul posto, hanno immobilizzato e riportato alla calma l’esagitato. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale. La bambina, visibilmente scossa per l’accaduto, visitata dai sanitari del locale ospedale, è stata giudicata guaribile in due giorni
TRIGGIANO (BA): ARRESTATO “TOPO” D’APPARTAMENTI DAI CARABINIERI
Si era appena introdotto nell’abitazione di una 50enne di Triggiano facendo razzia di monili in oro e denaro per un valore di circa mille euro ma è stato bloccato dai Carabinieri mentre tentava la fuga per le vie limitrofe. E’ accaduto a Triggiano dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 41enne del luogo con l’accusa di furto aggravato e ricettazione. L’uomo in tarda mattinata dopo aver danneggiato la finestra della cucina si era introdotto nell’appartamento impossessandosi di denaro e gioielli. Sul posto, su segnalazione al numero di emergenza “112” effettuata da alcuni vicini insospettitisi per dei rumori sospetti provenienti dalla casa, sono intervenuti i militari che hanno intercettato e bloccato l’uomo mentre tentava la fuga. La successiva perquisizione eseguita nella sua abitazione ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro una borsa “Luis Vuitton” risultata provento di un altro furto in abitazione avvenuto a Triggiano lo scorso 25 aprile. Il 41enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari.
TURI (ba): BADANTE GIORGIANA TENTA FURTO ALL'INTERNO DELL'ABITAZIONE OVE ASSISTEVA INVALIDO. ARRESTATA
Una badante georgiana 55enne è stata tratta in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Turi mentre tenta di allontanarsi dall’abitazione ove assisteva un invalido, celando monili in oro ed oggetti di valore all’interno di alcuni borsoni. E’ successo tutto nella mattinata di ieri 11 giugno 2014, allorquando i preparativi sbrigativi della donna, che intendeva fare rientro nel paese d’origine, non sono passati inosservati ai parenti dell’invalido assistito che hanno immediatamente avvertito i militari di Turi i quali, prontamente intervenuti, notavano che la donna era particolarmente agitata, mentre i parenti lamentavano degli ammanchi in casa.. Durante il controllo, ben occultati tra la propria biancheria, nei borsoni da viaggio, i militari rinvenivano vari monili in oro, bigiotteria nonché un telefono cellulare risultati sottratti dall’abitazione dell’invalido. Al termine dell’operazione i militari procedevano a restituire l’intera refurtiva per un valore complessivo di 500 euro circa all’avente diritto. La donna, su disposizione dell’A.G. veniva dapprima tradotta a Bari presso l’abitazione della nipote, in regime di arresti domiciliari, e in data odierna, giudicata con rito direttissimo, ha patteggiato la pena di 4 mesi di reclusione e euro 140 di multa.
TURI (ba): BADANTE GIORGIANA TENTA FURTO ALL'INTERNO DELL'ABITAZIONE OVE ASSISTEVA INVALIDO. ARRESTATA
Una badante georgiana 55enne è stata tratta in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Turi mentre tenta di allontanarsi dall’abitazione ove assisteva un invalido, celando monili in oro ed oggetti di valore all’interno di alcuni borsoni. E’ successo tutto nella mattinata di ieri 11 giugno 2014, allorquando i preparativi sbrigativi della donna, che intendeva fare rientro nel paese d’origine, non sono passati inosservati ai parenti dell’invalido assistito che hanno immediatamente avvertito i militari di Turi i quali, prontamente intervenuti, notavano che la donna era particolarmente agitata, mentre i parenti lamentavano degli ammanchi in casa.. Durante il controllo, ben occultati tra la propria biancheria, nei borsoni da viaggio, i militari rinvenivano vari monili in oro, bigiotteria nonché un telefono cellulare risultati sottratti dall’abitazione dell’invalido. Al termine dell’operazione i militari procedevano a restituire l’intera refurtiva per un valore complessivo di 500 euro circa all’avente diritto. La donna, su disposizione dell’A.G. veniva dapprima tradotta a Bari presso l’abitazione della nipote, in regime di arresti domiciliari, e in data odierna, giudicata con rito direttissimo, ha patteggiato la pena di 4 mesi di reclusione e euro 140 di multa.
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