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'La Buona Politica' - Eurozona e Prelievo forzoso: segnali di paura

L'eurozona. (foto com.) ndr.

di Cosimo Imbimbo 

BARI, 29 LUG. - Torna lo spettro del prelievo forzoso. Secondo un articolo del Wall Street Journal, il Fondo monetario internazionale vorrebbe imporre questa nuova tassa per equilibrare i conti degli stati. E’ pronto quindi il progetto di un prelievo di almeno il 10% sui conti correnti con giacenze sopra i 100.000 euro. Per farvi capire meglio, quello che successe a Cipro l’anno scorso seppure con aliquote di prelievo ben superiori. Il Fondo Monetario insite in una “tassa sul debito” generalizzata, per un importo del 10% per ogni famiglia dell’Eurozona, anche su quelle famiglie che dispongono solo di modesti risparmi. Quanto accaduto a Cipro nel marzo 2013: per evitare che l’isola precipitasse nel default la Troika –composta da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Commissione Europea – decise di applicare un prelievo forzoso del 38% su tutti i depositi oltre i 100mila euro. 

Una scelta che scatenò il panico economico nell’isola, tanto da costringere il Governo locale a chiudere gli sportelli bancari e inviare l’esercito davanti agli istituti stessi. Non più tardi di ieri il Fondo Monetario Internazionale ha spiegato che gli istituti di credito italiani sono solidi e ben capitalizzati, ma corrono due rischi: uno legato alla bassa crescita e uno legato ai loro portafogli ancora troppo imbottiti di titoli pubblici italiani. Significa che se lo spread ricomincia a correre per le banche possono essere dolori seri. La prima a crollare è stata il Monte dei Paschi, banca imbottita di Btp e già aiutata dallo Stato con un prestito di 4 miliardi. Sì, perché se le banche italiane vanno sotto pressione c'è uno spettro inquietante che aleggia sul loro destino e su quello dell'Italia: Cipro. Sotto il cielo europeo, insomma, la confusione è grande. Jean Claude Juncker, predecessore di Dijsselbloem al vertice dell'Eurogruppo ha attaccato duramente il suo successore, spiegando che la gestione della crisi cipriota è stata maldestra e mette a rischio la fiducia nella moneta unica. Sono settimane che Juncker prende posizioni forti. Un paio di settimane fa in un'intervista al Der Spiegel era arrivato a dire che "chi pensa che la questione della guerra sia stata risolta per sempre, si sbaglia di grosso" e che "i demoni non sono scomparsi, sono semplicemente assopiti". Secondo Juncker le condizioni odierne dell'Europa sarebbero troppo simili a quelle del 1913, vigilia della Grande Guerra. 

Un paio di anni fa anche Angela Merkel, parlando al Bundestag, aveva espresso un concetto simile. Per entrambi l'unico modo di scongiurare questa eventualità sarebbe quello di mantenere le politiche di austerità e difendere la moneta unica. Secondo le prime indiscrezioni il prelievo dell’Fmi interesserebbe anche depositi, pensioni e assicurazioni. I soldi incassati serviranno poi per risanare il bilancio statale e alleggerire il carico del debito. Facile immaginare che anche l’Italia sarà tra i paesi coinvolti in questa misura. Per il Fmi un prelievo di questa portata riporterebbe i conti pubblici a livelli pre-crisi del 2007. Anche se non ancora non è stato deciso nulla, questo annuncio potrebbe destare allarme fra i risparmiatori. Così dopo tasse e tagli per l’Italia (e gran parte dell’euro- zona) potrebbe arrivare una nuova batosta. Pensare che tutti i documenti su questa ipotesi vessatoria sono passati quasi inosservati sui media, forse proprio a causa dello scottante tema affrontato. Chiunque di noi abbia qualche capello bianco si ricorda di quanto accaduto quando era primo ministro Amato, e come ben si sa , chi ha fatto una cosa una volta perché non dovrebbe farla una seconda volta ? e quello che è accaduto a Cipro a marzo 2013? 

Certo dicono , quello che è capitato non ricapiterà. Ma la domanda come direbbe il buon Lubrano nasce spontanea: ma perché dovremmo essere sicuri che non ricapiti ? perché dovremmo fidarci visto che la storia ci insegna che è sempre accaduto l’ esatto contrario ? al massimo gli cambieranno nome , come è capitato con la Imu sulla prima casa che è diventata ” Tarsi ” o non so che altra diavoleria.





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