Lavoro. L'Equo Compenso per i giornalisti è sfruttamento legalizzato
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La protesta dei Freelance. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 1 LUG. - Si riporta la nota stampa dei sindacati Cisl-Cgil-Uil.
"Un equo compenso che cela sfruttamento legalizzato", dichiarano Felsa cisl, Nidil cgil, Uil tem.P@ sulla delibera sull'equo compenso dei giornalisti approvata nei giorni scorsi. «Si tratta di cifre- proseguono i sindacati- ben al di sotto dei minimi stabiliti da qualsiasi contratto collettivo nazionale, e dunque in contrasto con quanto stabilito nella legge 92/12, secondo la quale la retribuzione minima dei collaboratori deve corrispondere con quanto stabilito dalla contrattazione per i lavoratori dipendenti. L'accordo raggiunto sull'equo compenso - proseguono le organizzazioni sindacali - delibera un tariffario minimo per autonomi e precari che lede la dignità dei lavoratori, il principio di equità e lo stesso diritto all'informazione«. I sindacati chiedono al governo di ritirare la delibera attuativa della legge sull'equo compenso affinché, nel rispetto dello spirito della legge stessa, ai collaboratori dell'informazione venga garantito un compenso realmente equo e dignitoso.
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