Bari. Sequestrano un 37enne e minacciano di darlo in pasto ai Maiali per una partita di droga pagata e mai consegnata
Le indagini dei cc. di Barletta. (foto cc.) ndr. |
Carabinieri arrestano 7 persone con l’accusa di
Sequestro di persona a scopo di estorsione
di Redazione
BARI, 23 SETT. - Sembrava la tipica indagine su un traffico di droga, con fornitori, acquirenti e corrieri
e ramificazioni nel nord Italia. Da qualche tempo i Carabinieri della Compagnia di
Barletta, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari (PM Carmelo
RIZZO, Aggiunto Pasquale DRAGO), erano sulle tracce di quella che si stava
delineando a tutti gli effetti come una banda bene organizzata di trafficanti di droga,
composta da soggetti del nord barese e dell’hinterland del capoluogo pugliese.
E’ bastato un contatto sbagliato e una somma consegnata troppo frettolosamente per
dare una svolta drammatica all’indagine. Siamo a pochi giorni fa e una telefonata fa
presagire il peggio, il capo della banda ordina di andare a prendere due del gruppo
che hanno fatto sparire 45 mila euro avuti per comprare cocaina a Torino, l’ordine è
chiaro, uno di loro va portato in un casolare e legato assieme ai maiali che … hanno
fame … come sottolinea l’interlocutore. Così scatta il sequestro di persona all’interno
della banda, uno dei due accusati, un 37enne di Palo del Colle, viene preso e portato
in un casolare nelle campagne di Trani. L’altro viene mandato a Torino, dove altri
componenti della banda lo aspettano per portarlo dal soggetto al quale avrebbe dato i
soldi senza ottenere lo stupefacente.
Scattano delle rappresaglie, e l’atmosfera s’infiamma anche a Torino: colpi di pistola
vengono sparati sulla saracinesca di una barberia gestita da un bitontino emigrato, che
poi viene data alle fiamme. Il gesto è legato all’acquisto di stupefacente andato male,
le indagini stanno cercando di chiarire chi materialmente abbia fatto sparire i soldi.
Sono ore frenetiche, carabinieri e magistrati capiscono che non c’è tempo da perdere,
bisogna individuare il casolare dove è tenuta segregata la vittima. I Carabinieri individuano la masseria e, dopo una breve osservazione, scatta il blitz:
la vittima viene liberata e scoppia in lacrime alla vista dei carabinieri, 3 aguzzini
arrestati in flagranza di sequestro di persona a scopo di estorsione. A pochi metri c’è
effettivamente un porcile con i maiali. Carabinieri e magistrati sono costretti a
scoprire le carte per salvare l’uomo sequestrato, gli altri componenti della banda
potrebbero scappare o compiere ulteriori ritorsioni, vanno fermati immediatamente,
ed è per questo che vengono eseguiti quattro decreti di fermo emessi dalla D.D.A.
con la massima urgenza. Nel frattempo la vittima liberata commette una leggerezza,
si reca a Bari nella speranza di recuperare la propria autovettura forse sottratta della
banda come ritorsione, contatta le persone sbagliate, viene malmenato e scatta un
altro tentativo di sequestro. Fortunatamente l’uomo riesce a rifugiarsi in un
supermercato e a chiamare il 112, i Carabinieri gli salvano la vita per la seconda volta
in pochi giorni. L’ultimo a finire in manette è stato proprio il presunto capo della
banda, un tranese 30enne pluripregiudicato. In 8 sono finiti in carcere accusati a vario
titolo di sequestro di persona a scopo di estorsione.
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