Bari.Carcere, detenuti e reinserimento sociale. Le best practice d'Europa si incontrano presso il Palazzo della Provincia
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Mani tra le sbarre (foto urladalsilenzio) ndr. |
BARI, 11 SETT. - Si chiama LIP e sta per Learning in Prison. È un progetto europeo - finanziato all'interno del
programma settoriale Grundtvig - basato sullo scambio di best practice fra più stati d'Europa,
come l'Italia, la Scozia e la Romania. A Bari, venerdì 12 settembre, le delegazioni provenienti da
questi Stati si incontreranno in un convegno pubblico sul tema della prospettiva di reinserimento
sociale di chi sconta una pena in carcere.
Per un giorno, Bari sarà al centro del dibattitto internazionale sulla giustizia, in un momento storico
delicato in cui l'intero ordinamento europeo - con i suoi stati membri, Italia compresa - investe
significativamente nella cosiddetta Restorative Justice.
Lo stesso capoluogo pugliese porterà la sua esperienza, maturata nella Casa Circondariale della
città , grazie all'incontro tra la direzione della struttura ed il team di mediatori della Cooperativa
CRISI. Accanto a Bari, a rappresentare l'Italia, ci sarà anche l'esperienza lucana del progetto "Vale
la pena lavorare", che vanta anche una mostra fotografica, realizzata sul tema all'interno della Casa
Circondariale di Melfi. La mostra, dal titolo "Dietro il muro", è opera dell'artista Aldo Marinetti e
sarà ospitata a Bari dall'11 settembre.
Per presentare convegno e mostra, giovedì mattina si terrà una conferenza stampa presso la Sala
Giunta del Palazzo della Provincia di Bari.
Un parterre d'eccezione risponderà ai microfoni dei giornalisti:
Francesco Schittulli, presidente della Provincia di Bari;
Giuseppe Quarto, assessore alle politiche sociali della Provincia di Bari;
Lidia De Leonardis, direttrice della Casa Circondariale di Bari;
Giuseppe Palo, PRAP Basilicata, responsabile del programma "Vale la pena lavorare";
Nadina Foggetti, PhD Università degli Studi di Bari, referente CRISI per il Progetto LIP
Aldo Marinetti, fotografo, curatore della mostra "Dietro il muro".
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